I trent'anni del Teatro comunale di San Gavino
San Gavino - Da Paola Borboni a Federico Buffa: commedia, musica e sport
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Sanluri - Comunicato stampa diffuso integralmente
Arbus - Il momento conclusivo del progetto Elisir alla Comunità Alloggio Sacerdote Lampis
Fare tesoro delle esperienze vissute trasmettendole ai giovani. Mercoledì si è svolto ad Arbus il primo momento conclusivo del progetto Elisir, denominato La Valigia della Memoria, con la collaborazione tra il distretto Socio sanitario Plus Guspini e il Comune di Arbus, organizzato dalla Comunità alloggio Sacerdote Lampis, gestita dalle cooperative L’Isola del sole e Alfabeta, e dal consorzio territoriale Network etico Italia.
Fin dalla prima mattina gli anziani ospiti della comunità alloggio si sono ritrovati insieme nel cortile della struttura per S’aperi-Murzu, dove hanno mostrato a tutti i partecipanti, i lavori prodotti durante l’attività.
Ospiti della giornata i ragazzi della Consulta giovanile di Arbus, l’Università della Terza età, l’Auser Arbus, la coltelleria di Giulia Pusceddu e Arabus Beer. Durante la mattinata l’Auser Arbus ha letto i racconti tratti dal libro di Agnese Caddeo con l’accompagnamento musicale di Gigi Tatti, mentre l'associazione Sa Ramadura ha spetalato le rose insieme agli anziani: petali colorati da spargere per le vie del paese in occasione della festa di Sant’Antonio.
«Lo scopo dell'iniziativa – ha spiegato la ventiseienne educatrice della Comunità alloggio, Emilia Pusceddu – era raccontare il territorio, mettere in mostra il cibo, la memoria, la storia e le tradizioni. Con l’evento di oggi e la gita a Montevecchio, che abbiamo svolto nelle scorse settimane in compagnia dell’Auser, mettiamo un importante primo tassello in questo progetto. Abbiamo creato una rete sociale con l'Auser, l’Università della Terza età, la Consulta giovani e la Pro Loco Arbus. Siamo molto soddisfatti per l'esito e felici: il nostro obbiettivo era quello di rendere protagnisti gli anziani, senza che provassero il distacco dalla loro vita. L’uomo è un animale sociale e ha bisogno di esprimersi e confrontarsi. Attualmente, con la cooperativa L’Isola del sole, abbiamo in mente anche altri progetti per attivare una comunità sociale dentro e fuori dal centro. Ho sempre vissuto la comunità alloggio in questo modo, grazie a mia madre e a tutte le socie».
Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza e seguente: due scatti dell'iniziativa "La valigia della Memoria"
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Sanluri - Comunicato stampa diffuso integralmente
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Arbus - I dettagli e il programma dei festeggiamenti in onore del santo
Si rinnova anche per il 2024 la tradizionale Festa di Sant’Antonio ad Arbus. Sabato 15 giugno si rinnoverà la tradizionale processione di Sant’Antonio che da secoli accompagna il Santo da Arbus alla frazione di Sant’Antonio di Santadi, passando per Guspini, accompagnata da numerosi fedeli, pellegrini, le Confraternite e i gruppi delle Prioresse, donne uomini e bambini nel tradizionale abito sardo, cavalieri e tracas a buoi e a motore con la musica della Banda musicale Ennio Porrino.
Le origini della festa sono molto antiche, ma la tradizione indica che sia nata quando una statua di Sant’Antonio, alta circa sessanta centimetri, fu ritrovata nella frazione di Santadi. Da quell’accadimento, ogni anno, a giugno, si ripete il pellegrinaggio, lungo circa 40 km, uno tra i più lunghi in Europa.
Queste le parole di Don Daniele Porcu, parroco di Arbus, a poche ore dall'inizio dei festeggiamenti: «La festa ci richiama a vivere il valore della comunione e dell’unità. Se ci raduniamo attorno a Sant’Antonio, richiamiamo il messaggio che Cristo ci ha donato. Sant’Antonio porta nelle braccia il bambino Gesù e ce lo consegna. Abbandoniamo le bandiere e i tornaconti personali per riscoprire la famiglia. Ci prepariamo per questa festa con l’invito a rinnovare questo sacro appuntamento, e aggiungo il ringraziamento al Comitato, che sta gestendo l’organizzazione della Festa».
Il programma
Alle 7 ci sarà la Santa Messa nella chiesa di San Sebastiano, presieduta da monsignor Roberto Carboni e celebrata dai sacerdoti di Arbus, con il coro di San Sebastiano. Alle 8 è prevista la partenza della processione dalla chiesa, con arrivo alla sosta pranzo a Pardu Atzei in Loalità Matianni. L’arrivo del simulacro a Sant'Antonio di Santadi è previsto per le 22,15.
Il rientro ad Arbus del simulacro è previsto per martedì 18 giugno. Il percorso prevede la partenza da S. Antonio di Santadi al termine della messa delle 7, poi sosta al pranzo a Pardu Atzei alle 13, arrivo a Guspini alle 20 e ad Arbus alle 22.
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Di seguito, la locandina della manifestazione
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Tuili - Comunicato stampa diffuso integralmente
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Arbus - Domani l'appuntamento che introduce la festa di Sant'Antonio
Domani, 13 giugno, ad Arbus, sarà il giorno di Tracas in Pratzas: la manifestazione organizzata dal comitato Passu passu cun Tui Antoni Santu in occasione dei festeggiamenti di Sant’Antonio.
Un'intera giornata che apre l’antica festa arburese e porta in piazza la tradizione, con gli antichi mestieri e gli attrezzi di un tempo, le conoscenze della civiltà contadina e i racconti legati a quel recente passato.
Tracas in pratza è una manifestazione che nasce nel 2008 per poi perfezionarsi nel 2010, su idea di Viviana Onnis, presidente del comitato Passu passu cun tui Antoni Santu. «L’idea – ha spiegato Viviana Onnis – è sempre stata quella di fare conoscere la festa ai turisti ma anche agli arburesi che vogliono scoprire tutte le tradizioni antiche che ogni anno nel mese di giugno accompagnano questi giorni di festa, Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte le famiglie che hanno aperto le loro case e permesso di mostrare antichi cimeli di famiglia, tradizionali e originali, protagonisti della festa».
Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: Le tradizionali tracas a buoi (foto del 2022)
Di seguito, la locandina della manifestazione
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