San Gavino - Da Paola Borboni a Federico Buffa: commedia, musica e sport
È un palcoscenico importante quello del Teatro comunale di San Gavino Monreale, che a gennaio del 1994 fu inaugurato per la prima volta.
In trent’anni di storia tanti nomi illustri hanno calcato il palco di via Dante, la prima attrice ad entrare in scena fu Paola Borboni, allora novantaquattrenne. La presenza storica del teatro italiano, classe 1900, inscenò una commedia di Luigi Pirandello, Il berretto a sonagli, e fu una della sue ultime apparizioni in pubblico.
Dalla trasmissione televisiva “Mai Dire Goal approdarono a San Gavino Aldo, Giovanni e Giacomo, allora assieme a Marina Massironi, con i loro corti e i loro irriverenti scketch di Nico e i sardi. Il palco del teatro sangavinese ospitò anche il comico cabarettista Gianfranco D’Angelo, dapprima protagonista delle commedie piccanti all’italiana degli anni Settanta, poi padrone di casa, dal 1983, del celeberrimo varietà televisivo Drive In, con l’amico di sempre Ezio Greggio, con cui condusse la prima edizione di Striscia la notizia.
Tullio Solenghi, ex trio con Marchesini e Lopez, portò in scena a San Gavino le novelle di Giovanni Boccaccio con lo spettacolo Decameron, un racconto italiano in tempo di peste. Storie rivisitate dall’attore (già nei panni del vescovo nel secondo film di Checco Zalone “Che bella giornata”), argute, maliziose e colorite, che raccontano la società del trecento.Nel 2011 in coppia con Maurizio Micheli portò il divertente spettacolo dal titolo Italiani si nasce, e noi lo nacquimo.
Riflettori si accesero anche per illuminare Anna Mazzamauro , la famosa signorina Silvani nella saga di Fantozzi. L’attrice interpretò il coinvolgente spettacolo Nuda e cruda, sfogliò il suo album dei ricordi, mescolando la sua verve comica alla sua fragilità di donna, mostrandosi senza maschere e con una sprizzante autoironia.
Marisa Laurito recitò una tragicommedia cruda, poetica ed esilarante, dal titolo Persone naturali e strafottenti con la regia di Giancarlo Nicoletti, in scena dal lontano 1974 ma sempre attuale.
Francesca Reggiani in Tutto quello che le donne non dicono entusiasmò il numeroso pubblico con le sue imitazioni, le sue riflessioni basate su argomenti d’attualità e le sue irriverenti storie sulle tematiche di coppia e sull’amore.
Grazia di Michele nel febbraio 2022 omaggiò la cantautrice sarda Marisa Sannia, con lo spettacolo musicale Poesie di Carta, dove la raffinata e sensibile artista ripropose sia brani famosi, sia testi e canzoni del lavoro postumo della mai dimenticata cantautrice di Iglesias: Rosa de papel ispirato dalle opere di un giovanissimo Federico Garcia Lorca e dall’album Melagranada, musicato sui versi dei poeti sardi Franciscu Masala e Antioco Casula.
Patrizio vs Oliva è la pièce tratta da Sparviero la mia storia, biografia scritta dall’ex campione di pugilato dei superleggeri e portato sul palco. Un racconto ricco di fascino tratto da un’esistenza intrisa di successi, ma anche di fatiche e di amarezze.
Poi tanti altri spettacoli, molti dei quali organizzati dal Ce.D.a.c Sardegna (Centro diffusione attività culturali) con attori, attrici e compagnie teatrali come: Athina Cenci, Nathalie Caldonazzo, Dario Vergassola, Benito Urgu, La Banda Osiris, solo per citare alcuni dei numerosi ospiti passati dal Teatro di San Gavino. Fino ad arrivare a Federico Buffa, giornalista e telecronista sportivo, che ha narrato col suo Number 23 vita e splendori del mitico giocatore di basket Micheal Jordan, chiudendo così, il 21 aprile scorso, il primo trentennio del Teatro comunale.
Stefano Cruccas (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: l'entrata del Teatro comunale di San Gavino
Di seguito, il teatro visto dal palcoscenico