Sanluri - Martedì inizierà il percorso partecipato per mettere al riparo il paese dalle alluvioni
Dopo i milioni spesi per ripristinare i danni causati dalle ripetute alluvioni (2008, 2013, 2018) Sanluri si sta attrezzando per mettere la parola fine alla minaccia costituita dal suo canale tombato riu Ciccu – riu Tramamma. un incubo che si è fatto via via più incombente e che minaccia Sanluri ogni qualvolta si verificano precipitazioni di notevole intensità, come sempre più frequentemente sta accadendo negli ultimi anni.
Il percorso intrapreso dal Comune, che ha presentato richieste di contributi per effettuare gli interventi, ha ottenuto dalla Regione un finanziamento di 350mila euro per la progettazione e lo studio di fattibilità di riduzione del rischio idraulico attraverso la sistemazione del canale tombato.
«Abbiamo organizzato un incontro tra i progettisti e i sanluresi – ha spiegato il sindaco di Sanluri, Alberto Urpi – per spiegare le varie ipotesi operative di messa in sicurezza il canale, che praticamente attraversa mezza cittadina. Ascolteremo dalla viva voce degli ingegneri idraulici le tipologie progettuali che vorranno mettere in campo per mitigare il rischio idrogeologico. Sarà un’ opera imponente che andrà a costare tra i 4 e 5 milioni di euro»
Sta quindi per partire un percorso partecipato, con la popolazione, che vedrà il primo appuntamento martedì 18 giugno, alle 17,30, convocato nella sala del ristorante Rosy, in via Giovanni XXIII.
Per l'occasione interverranno: il sindaco di Sanluri, Alberto Urpi, il responsabile dell’Ufficio Tecnico, Ignazio Pittiu e gli ingegneri progettisti Nicola Montaldo e Andrea Saba.
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