Festival Castelli Villamar

 Villamar - Un doppio appuntamento per celebrare la bellezza medievale

Ritornano gli appuntamenti del Festival dei Castelli Medievali organizzato dalla Rete dei Castelli Medievali per celebrare la storia medievale della Sardegna e l’incredibile capacità comunicativa delle fortezze pervenuteci dai tempi antichi.

Dopo la manifestazione dello scorso settembre a Sardara, oggi, 7 dicembre, e sabato 9 il festival prosegue a Villamar: all’apertura dei lavori nella Sala Convegni della Casa Maiorchina, in via Vittorio Emanuele, il sindaco, Gianluca Atzeni,  ha portato i suoi saluti a tutti i partecipanti e ha presentato le tematiche principali dell’incontro concernenti i contributi sulla valorizzazione storica e le prospettive di studio del fortilizio medievale di su Cuccuru de Castellu.

A seguire, Jorma Ferino, fondatore di Sjm Tech, ha esposto una rappresentazione in 3D del Castello di Acquafredda, di Siliqua.

Nel pomeriggio di sabato il viaggio all’indietro nel tempo, in occasione della prima Festa dell’olio nuovo organizzata dalla Pro Loco di Villamar, si sposterà in Pratza de Corti ove sono previsti la premiazione per il migliore olio villamarese, concorso al quale hanno partecipato trenta produttori. Spazio anche per intrattenimento e animazione a tema medievale, dal tiro con l’arco alla simulazione di accampamenti medievali e all’esposizione di articoli e vestiari tipici di quei secoli, in collaborazione con il gruppo storico Comagnya Catalana e gli Arcieri Storici di Sanluri.


La segretaria della Pro Loco di Villamar, Claudia Pinna, ha precisato che il Festival dei Castelli e la Festa dell’olio nuovo sono stati accorpati in un’unica giornata per arricchire la proposta verso i visitatori, sperando siano numerosi in vista del ponte dell’Immacolata: «Come Pro Loco abbiamo fortemente voluto la Festa dell’olio nuovo perché a Villamar ci sono moltissimi produttori che hanno il proprio oliveto e lo curano con dedizione. Abbiamo voluto questa manifestazione proprio per incentivare ancora di più le persone a curare gli olivi, a trovare nuove tecniche e nuovi modi per consumare quanto producono. La nostra è una prima edizione ma vogliamo portarla avanti e farla crescere anche nei prossimi anni».

Anche Giorgio Murru, direttore scientifico del Festival, si è espresso in merito all’importanza sociale, economica e culturale di questo appuntamento per tutto il Medio Campidano: «È la dimostrazione che stiamo riuscendo a penetrare nel tessuto connettivo delle comunità, continuando a maturare nuove consapevolezze storiche sui nostri territori».

Non resta che attendere le organizzazioni degli altri comuni appartenenti alla Rete per scoprire in che modo proseguiranno questi viaggi nella storia.

Alessia Vacca © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: un momento del convegno che ha aperto le due giornate di festival

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