Fiume rosso Piscinas

 Arbus - Lo sfregio ambientale si trasforma in danno d'immagine

Ricorda tanto la metafora del dito e della Luna la recente mozione approvata dalla maggioranza al Consiglio comunale di Arbus. Si dà mandato al sindaco del paese costiero di promuovere un'azione legale nei confronti di chi ha ripreso (e diffuso?) le immagini delle acque tinte di un inquietante rosso-arancione del fiumiciattolo che sfocia nella maestosa spiaggia di Piscinas, biglietto da visita che la dice lunga su quanto la natura sia stata generosa nel dispensare bellezza all'intero territorio del Medio Campidano.

Il dito è evidentemente la scelta di concentrarsi sul danno di immagine causato da ciò che nel giro di poche ore ha fatto il giro del web prima, delle televisioni poi e della carta stampata l'indomani di quel 22 marzo. La Luna sarebbe stata attrezzarsi seriamente, una volta per tutte, per fronteggiare il problema e rimuoverne le cause. Perché è evidente che se non si interviene in modo risolutivo a monte, la prossima piena del rio Irvi assesterà una nuova ferita rossa nel costato azzurro della marina di Piscinas.

La nostra testata non ha contribuito ad aumentare il tasso di diffusione di quelle immagini che hanno in poche ore invaso schermi e telefonini di mezzo mondo: la desolazione provata per l'accaduto ha avuto il sopravvento sull'idea di agganciarsi al treno della cronaca, per quanto potesse attrarre qualche facile click al nostro giornale. Abbiamo preferito metterci in attesa degli sviluppi di quella situazione, sperando che il fondo toccato da quello sfregio ambientale potesse costituire il punto di partenza per dare il via effettivamente, lì e ora, alle azioni da intraprendere per mettere in sicurezza i rigurgiti avvelenati che ancora possono fuoriuscire dalle pance delle miniere abbandonate. Le avremmo raccontate.

Come tanti speranzosi cittadini abbiamo assistito fiduciosi ai sopralluoghi di forestale, tecnici e politici che si sono succeduti sulla zona del disastro, illudendoci persino che questa sarebbe stata la volta buona per mettere in moto una procedura d'urgenza a difesa di quei luoghi. Perché in questo Paese, in fondo, le emergenze, quando c'è la volontà, si sanno fronteggiare. E con quali soldi? evidentemente non può essere la replica di chi avrebbe titolo e potere per intervenire, vista la facilità con cui si reperiscono risorse per foraggiare di armi i contendenti delle varie guerre in corso o la disinvoltura con cui si dirottano i fondi del Pnrr su obiettivi non proprio di prima necessità.

La speranza invece che il triste spettacolo di marzo servisse a dare la scossa per addentare una volta per tutte le bonifiche, dopo oltre trent'anni di ciarle, è stata mortificata dalla decisione di promuovere un'azione legale contro il danno d'immagine subìto. La polvere sotto il tappeto insomma. Che non si vede, come la Luna, se si continua a guardare il dito.

Marco Cazzaniga (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: Il Rio Piscinas, nel quale prima di sfociare nella spiaggia di Piscinas confluisce il rio Irvi, (foto tratta da Arbus Turismo, portale turistico del Comune di Arbus)

 

 

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