Pecore

 Sardegna - Agricoltura: in arrivo gli anticipi Pac '23

Una piccola boccata d’ossigeno per gli agricoltori e allevatori sardi: la recentissima circolare di Agea (agenzia per le erogazioni in agricoltura), del 20 settembre, disciplina l’erogazione dei premi comunitari a partire dal 16 ottobre prossimo.

Dal documento ufficiale si evince che gli anticipi sono stanziati in relazione ai controlli sulle domande risultate ammissibili. La misura dell’anticipo è del 70 per cento per tutti gli interventi in pagamento diretto, mentre ammonta all’85 per cento per gli interventi di sviluppo rurale e sugli allevamenti animali.

La nuova Pac (Politica agricola comunitaria), entrata in vigore a gennaio 2023, accompagnerà le aziende agricole fino al 2027, il documento che racchiude le norme che regoleranno le attività degli operatori del settore è un volume di ben 3654 pagine. L’impronta ambientale, la salvaguardia delle biodiversità e la sostenibilità, sono i capisaldi del piano strategico Pac.

Le risorse messe sul piatto dall’Unione Europea e dall’Italia sono 36,6 miliardi di euro, divisi in: 18,4 miliardi di euro in pagamenti diretti, il 49,5 per cento del budget, 16,40 miliardi per lo sviluppo rurale pari al 44,8 per cento e 2 miliardi per il sostegno settoriale con il restante 5,7 per cento. Ma la Sardegna, come sempre, sarà penalizzata.


Nelle tasche degli allevatori sardi entreranno 133 milioni di euro in meno l’anno, (stima Copagri) per l’esclusione del comparto ovicaprino dagli eco schemi approvati in sede di programmazione. La mancata applicazione del provvedimento, riferito alle aziende agropastorali in merito al rispetto dell’ambiente e alle norme sul benessere animale, non è rientrata nelle scelte della nuova Pac.

La voce unanime delle associazioni di categoria ha più volte sottolineato in dibattiti pubblici il proprio disappunto. Nemmeno il tardivo intervento dalla classe politica sarda nella conferenza Stato-Regioni con il ministero delle Politiche Agricole, atto a modificare gli errori comunitari, ha portato benefici per gli agricoltori e allevatori dell’isola.

L’insularità e lo spopolamento non aiutano la Sardegna nella programmazione del piano strategico della Pac: la nostra Isola risulta essere una delle regioni meno sviluppate, e per questo viene ulteriormente penalizzata. Come dire, di male in peggio.

Stefano Cruccas (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

 

 

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