Vicini di casa

 Sanluri - Comunicato stampa diffuso integralmente

Uno sguardo ironico e disincantato sulle differenti declinazioni dell'amore e sugli “ingredienti” indispensabili nella vita di coppia con “Vicini di Casa”, versione italiana di “Sentimental”, il film di Cesc Gay tratto da “Los vecinos de arriba”, fortunata commedia scritta e diretta dal drammaturgo e regista catalano, nell'interpretazione di Amanda Sandrelli e Gigio Alberti, Alessandra Acciai e Alberto Giusta, per la regia di Antonio Zavatteri (co-produzione Nidodiragno / CmcCardellino srl – Teatro Stabile di Verona, in collaborazione con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi) in cartellone lunedì 5 febbraio alle 20.30 al Teatro ComunaleAkinu Congia” di Sanluri sotto le insegne della Stagione 2023-2024 de La Grande Prosa organizzata dal CeDac / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.


Vicini di Casa” – con traduzione e adattamento di Pino Tierno – affronta un tema delicato e scottante come l'erotismo, mettendo a confronto la storia di Anna (Amanda Sandrelli) e Giulio (Gigio Alberti), che dura ormai da molti anni e da cui è nata una bambina, ma che attraversa un momento di crisi nel difficile equilibrio tra passione e abitudine, mentre affiorano incomprensioni e frustrazioni e l'infuocata liaison dei loro vicini Laura (Alessandra Acciai) e Toni (Alberto Giusta), i cui rumorosi amplessi superano la fragile barriera delle pareti e invadono la privacy (e scardinano la serenità apparente) degli altri inquilini. La pièce di Cesc Gay racconta l'incontro tra le due coppie, così diverse nell'affrontare alcuni aspetti fondamentali della propria vita amorosa, gli uni così riservati e pudichi, legati forse a un'educazione tradizionale e repressiva, gli altri molto più liberi e disinibiti, aperti a nuove esperienze e pronti a parlare dei dettagli più intimi con la massima disinvoltura. Focus sul desiderio e sul piacere, in una commedia “maliziosa” e “piccante” ma mai volgare, semmai frizzante e ricca di humour, dove l'autore prova a “scardinare” pregiudizi e tabù, mettendo l'accento su regole e convenzioni ma anche sull'ipocrisia della società.

Un invito per un aperitivo, quindi a trascorrere insieme qualche ora a chiacchierare di argomenti innocui in una situazione mondana, non troppo formale, si trasforma in un evento cruciale che permette o meglio induce Anna e Giulio a mettersi in gioco, rivelando fantasie e segreti mai confessati: Laura e Toni “irrompono” letteralmente nel loro appartamento e stravolgono le loro esistenze con la loro carica di innocente sensualità. I “vicini di casa” infatti non aspirano a essere o apparire trasgressivi, al contrario si limitano a sperimentare con naturalezza e curiosità: ardenti innamorati e forti della loro reciproca attrazione, desiderano esplorare altre possibili combinazioni, compreso l'amore di gruppo. Nell'incontro tra le due coppie la discussione scivola pericolosamente verso questioni private che i padroni di casa non sono abituati a discutere neppure fra loro, a dispetto della “rivoluzione sessuale” degli Anni Sessanta e Settanta, attribuendo semmai un vago senso di insoddisfazione se non addirittura di noia a elementi che non rientrano nella sfera dell'eros. Una storia d'amore che (r)esiste da tempo e per la quale entrambi hanno sopportato rinunce e sacrifici – Giulio sognava una carriera da musicista ma si ritrova a fare l'insegnante in un Conservatorio mentre Anna avrebbe voluto avere avere un altro figlio, e ora cerca consolazione nei manuali auto-aiuto – giunge a una svolta: forse non basta per essere appagati il loro ruolo di genitori responsabili, amici e solidali nelle scelte importanti, ma è necessario riscoprirsi amanti e ripensare alle ragioni che li hanno spinti l'una nelle braccia dell'altro, per decidere se valga davvero la pena di restare insieme e condividere una quotidiana (in)felicità.

Comunicato a cura di CeDac / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna - Foto Laila Pozzo

I comunicati stampa sono importanti, come il lavoro di chi li scrive: per questo, quando riteniamo utile divulgarne il contenuto attraverso le nostre pagine, abbiamo scelto di farlo in modo riconoscibile e distinto dagli altri articoli di nostra produzione, riportandoli integralmente, nel rispetto della filiera dell'informazione. (Redazione Il Sardington Post)

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