Natale in casa Cupiello

 San Gavino - Comunicato stampa diffuso integralmente

Un capolavoro del teatro del Novecento, riletto in chiave contemporanea, per una riflessione sul valore della famiglia e sul rapporto fra tradizione e innovazione con “Natale in Casa Cupiello” di Eduardo De Filippo, originale e affascinante “spettacolo per attore cum figuris”, da un’idea di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia (produzione Teatri Associati di Napoli/Teatro Area Nord e Interno 5, con il sostegno di Fondazione Eduardo De Filippo e Teatro Augusteo) in cartellone lunedì 22 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale sotto le insegne della Stagione 2023-2024 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e dei Comuni aderenti al Circuito, con il contributo della Fondazione di Sardegna.

Una versione inedita della fortunata pièce del grande drammaturgo partenopeo, che vede protagonista in veste di attore e animatore lo stesso Luca Saccoia, nel ruolo di Tommasino, detto “Nennillo, il figlio irrequieto e ribelle di Luca Cupiello e della moglie Concetta, che soltanto di fronte all'irreparabile, divenuto improvvisamente e dolorosamente adulto, acutamente consapevole delle proprie responsabilità, cercherà di riconciliarsi con il passato e perfino di raccogliere l'eredità paterna. In una dimensione onirica e immaginifica, nello spazio scenico disegnato da Tiziano Fario (anche creatore di maschere e pupazzi), il giovane scapestrato ritrova se stesso mentre affiorano i ricordi del passato e riecheggia la fatidica domanda – “Te piace 'o presepe?” – ripetuta come un refrain dal genitore, nell'arduo e forse inutile tentativo di coinvolgerlo nel rito antico dalla ricostruzione in miniatura della Natività. “Natale in Casa Cupiello” – in un suggestivo allestimento con i costumi di Federica del Gaudio, le musiche originali di Luca Toller e il disegno luci di Luigi Biondi e Giuseppe di Lorenzo, per la regia di Lello Serao – è una commedia dolceamara, o forse meglio un dramma moderno dove l'ironia mette ancor più in risalto i conflitti e le tensioni, nella descrizione della difficile situazione di una famiglia, fra incomprensioni e litigi, scontri generazionali, tradimenti e bugie, oltre alle pericolose conseguenze di un'eccessiva spregiudicatezza in “affari”: l'atmosfera festosa e serena suggerita dal titolo si traduce in realtà nel suo contrario, e anzi quel particolare Natale resterà impresso nella mente e nel cuore di tutti i personaggi, fino a segnare la fine di un'epoca e il crollo delle illusioni, ma anche la speranza di una “rinascita.”


«Il Presepe è l’orizzonte dentro cui si muove tutta l’opera sia in senso reale che metaforico» – come sottolinea il regista Lello Serao – «è l’elemento necessario a Luca Cupiello per sperare in una umanità rinnovata e senza conflitti, ma è anche la rappresentazione della nascita e della morte, è il tempo del passaggio dal vecchio al nuovo, è la miscela tra passato e presente, è una iconografia consolidata e al tempo stesso da destrutturare di continuo... Il Presepe si rifà ogni anno, è ciclico come le stagioni, può piacere e non piacere». La devozione e la spiritualità popolare si esprimono anche attraverso la rievocazione del mistero della nascita del fanciullo divino, annunciata dai profeti e segnalata dal passaggio di una cometa, tra l'iconografia pittorica e la mise en scène inventata da San Francesco d'Assisi: in quel paesaggio dominato dalla grotta in cui la Vergine mise al mondo il Figlio dell'Uomo, si riflette un messaggio di fratellanza universale e un'esortazione alla pace e armonia tra i popoli.

Il giovane Tommasino non si riconosce in quella consuetudine, anzi vorrebbe spezzare il legame con una tradizione così semplice e in qualche modo ingenua, in cui si conserva il significato per lui incomprensibile di una fede nella Provvidenza, ma anche di una fiducia nella generosità e nelle positive disposizioni dell'animo umano, oltre che nella capacità di distinguere il bene dal male. Quel figlio fannullone e scriteriato contraddice le regole dell'educazione ricevuta e pure dell'esempio, davanti alle ingiustizie e alle differenze sociali, egli aspira a una facile ricchezza più che a trovarsi un valido impiego, incarnando in sé le inquietudini e le insoddisfazioni, la mancanza di ideali e il disincanto di una generazione unite all'insofferenza dei ragazzi indisciplinati per i saggi consigli dei genitori: il piccolo “Nennillo” si è trasformato in un ribelle, che non ha però la stoffa del rivoluzionario, anche se alla madre appare ancora fragile e indifeso come un bambino, ma per lui è cessata da un pezzo l'età dei giochi e dell'innocenza.

Natale in Casa Cupiello” propone quindi un ritratto di famiglia in un inferno, tra lo scandalo della separazione tra la figlia Ninuccia e il marito Nicolino, mentre la donna già sogna di rifugiarsi tra le braccia dell'amante Vittorio e l'atteggiamento provocatorio e il comportamento non proprio irreprensibile di Tommasino, da cui scaturiscono le discussioni tra i due coniugi, cui si aggiungono le lamentele dello zio Pasqualino, fratello di Luca: perfino il presepe allestito con tanta cura viene distrutto e la letizia di una riunione tra parenti lascia il posto a un crescente disagio, finché l'inatteso finale porterà a una ritrovata solidarietà e a una rinnovata comunione di anime. Nella insolita versione dei Teatri Associati di Napoli/Teatro Area Nord e Interno 5, il racconto inizia in qualche modo dalla fine: è proprio Tommasino, ormai “convertito”, a ricostruire la vicenda in un suo personale “teatro della memoria” e a riscoprire, nel comporre il suo presepe, la propria identità e le proprie origini, insieme ai volti e alle parole delle persone care e alle atmosfere familiari della sua infanzia.

Biglietti: intero 15 euro – ridotto 12 euro
Info e prevendite: 340.4041567 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.cedacsardegna.it
Prevendite online: www.vivaticket.com

Immagine principale: Natale in casa Cupiello (foto Anna Camerlingo)

Comunicato a cura di CeDac / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna

I comunicati stampa sono importanti, come il lavoro di chi li scrive: per questo, quando riteniamo utile divulgarne il contenuto attraverso le nostre pagine, abbiamo scelto di farlo in modo riconoscibile e distinto dagli altri articoli di nostra produzione, riportandoli integralmente, nel rispetto della filiera dell'informazione. (Redazione Il Sardington Post)

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