Mostra Lino Fois

 Guspini - A Casa Murgia, una raccolta antologica della produzione artistica dell’autore

Un’esposizione delle opere più significative dell’artista sardo Lino Fois: è visitabile fino a domenica 29 ottobre a Guspini, all’interno delle stanze di Casa Murgia.

La mostra antologica, a cura dell’associazione d’arte e cultura Caleidoscopio, conta i pezzi più espressivi delle collezioni realizzate da Lino Fois a partire dagli anni Settanta, gli stati d’animo dell’essere umano si concretizzano in disegni e segni grafici, ritagli di fotografie e strutture multiformi.

Le opere sono tutte corredate da un titolo che ne racconta la storia e ne descrive la funzione, invitando l’osservatore a interpretarne liberamente il significato.

Intuizioni geniali e una grande consapevolezza della realtà traspaiono dall’assembramento degli oggetti di piccole dimensioni di cui sono composte le diverse costruzioni, caratterizzate da un potente valore simbolico ed evocativo di ricordi e riflessioni.

Stipolo il dio dei sogni nel cassetto, la Macchina che ricerca il filo del discorso, l’Uomo gomma che tenta di cancellare se stesso, il Disegnatore di castelli per aria, la Macchina che individua le rughe d’espressione ipocrite e la Macchina per riparare i buchi nell’acqua.
E poi, ancora, la Macchina schiaccia pisolini e la Macchina Stringi amicizie, Il desiderio di fermare il tempo di Ambrogio Orologio, il Vocalizzatore di sorrisi, Nino temperino, la Macchina arriccia naso e la Macchina che cerca il pelo nell’uovo: queste sono alcune delle composizioni frutto della genialità dell’artista che, con uno stile diretto ed elegante, intende esprimere, al contempo, l’inquietudine dell’esistenza umana e un consapevole senso dell’umorismo nel vivere l’arte e affrontare la vita.


Lino Fois è nato a Sant’Antioco. Dopo aver vissuto a Guspini, si è stabilito a Quartu Sant’Elena, con la sua famiglia. Laureatosi all’Università di Bologna, con una tesi dal titolo Teorie e poetiche dell’off camera fotografica, ha iniziato a studiare le arti visive fin da ragazzo e oggi espone le sue opere all’interno di mostre personali e collettive, presso gallerie e palazzi istituzionali.

«Lino Fois ha studiato al Dams (Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo) - ha commentato Clelia Atzori, presidente dell’associazione Caleidoscopio - ma è stato il lavoro da antiquario a permettergli di acquisire la tecnica manuale. Con il tempo ha saputo coniugare il suo genio creativo con le competenze acquisite e ha inventato un modo autentico e romantico di posare gli oggetti e i segni grafici sul piano. La sua arte è autentica, il suo stile è affascinante e coinvolge i visitatori in una riflessione spontanea e profonda sul significato della nostra esistenza».

La produzione artistica di Lino Fois ha conosciuto diverse fasi evolutive, nel corso delle quali l’autore ha elaborato la serie Macchine, le raccolte Carillon, Souvenir, Collezioni, Falsa Riga, Tale e quale, Amorosi e Rancorosi legami.
Dal 2012, Fois collabora con la rivista letteraria Tèchne e i suoi lavori sono pubblicati nei quotidiani Dicono di oggi e Succede oggi.

Alessia Caddeo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: una delle opere esposte alla mostra

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