Guspini - L'undicesima edizione si svolgerà a Montevecchio dal 31 agosto al 3 settembre
Si è svolta questa mattina, alla Biblioteca regionale di Cagliari, la presentazione dell’undicesima edizione del Festival Bimbi a Bordo, che si svolgerà dal 31 agosto al 3 settembre ai cantieri minerari di Montevecchio, a Guspini. Il tema ispiratore sarà Ombra e luce.
Ha introdotto i lavori il presidente dell’Associazione In Coro e padre del progetto, Matteo Puggioni, sottolineando l’importanza che il festival ha assunto negli anni e il grande seguito ottenuto dalle iniziative di Bimbi a Bordo.
«Il trasferimento del festival dalle Case a Corte ai Cantieri di Levante della miniera di Montevecchio - ha spiegato Puggioni - ha ispirato il tema prescelto. La nuova edizione del festival si svolgerà in un’atmosfera di storia e bellezze archeologiche, quest’anno anche in collaborazione con il Time in Jazz “Insulae lab” e con il Festival del turismo itinerante».
Sono le relazioni umane il tratto distintivo del festival, nato dalla volontà di condividere un viaggio letterario che coinvolgesse bambini e ragazzi in un percorso di crescita ricco di arte, cultura ed esperienze visive e sensoriali: un tentativo di offrire strumenti educativi e risposte a molte domande “tabù” e alle sfide quotidiane della vita.
L'imminente edizione del festival si propone come un itinerario alla riscoperta di un luogo intriso di storia, qual è la miniera di Montevecchio: una collocazione che offre l'opportunità di conoscere le specificità del territorio e, al contempo, ricercare nella letteratura importanti spunti di vita.
Il tema dell’oscurità che si alterna alla luce, come la notte si alterna al giorno e il bene si contrappone al male, ha un profondo valore simbolico: nel nostro animo, la razionalità si alterna al buio della paura e dei tormenti. Una contrapposizione che investe anche la società, la quale ha il compito di educare i giovani (a partire da quando sono ancora piccoli) alla complessità delle sfide quotidiane, con l’obiettivo di veicolare i valori dell’attenzione, dell’osservazione e dell’ascolto.
La direzione scientifica del festival anche per questa edizione è stata affidata a Martino Negri, docente dell’Università degli studi Milano Bicocca, esperto di letteratura per l’infanzia e di didattica per la letteratura, che è tornato sulla scelta del tema ispiratore: «Nulla meglio della miniera rappresenta la discesa alle tenebre e il ritorno alla luce, perché la letteratura che condividiamo è anche visiva e molto simbolica. Introducendo al tema della luce e delle tenebre come due poli necessari della vita umana, abbiamo l’occasione di mostrare ai giovani la realtà che li circonda, senza distorsioni».
E’ intervenuto alla conferenza stampa anche Andrea Floris, dell’ufficio di gabinetto dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione, rimarcando la doppia valenza rivestita da Bimbi a Bordo: «Il festival è un viaggio nella letteratura, ma anche nel territorio. E’ un momento di aggregazione che servirà per acquisire maggiore consapevolezza su quelle che sono le potenzialità del nostro territorio».
La musicista e musicoterapeuta Francesca Romana Motzo, ospite del festival, ha presentato i suoi laboratori sottolineando l’importanza delle percezioni sensoriali nell’educazione dei più piccoli: «La letteratura passa anche attraverso la voce, che è un suono: è necessario diffondere una visione più profonda della musica, affinché l’emissione di uno strumento musicale non sia considerata solo tale, ma altresì uno stimolo in grado di attivare nel bambino, come in chiunque, sensazioni ed emozioni che vanno al di là del semplice rumore».
Qui è consultabile e scaricabile l'articolato programma con tutti gli ospiti, i laboratori e gli appuntamenti del Festival Bimbi a Bordo 2023.
Alessia Caddeo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: un momento della conferenza stampa odierna (da sinistra: Andrea Floris, Matteo Puggioni, Francesca Romana Motzo, Adriana Trogu)
