Ferdinando Piras

 Villacidro -Il novantenne Maestro incisore, con opere esposte in mezzo mondo, ha voluto omaggiare le sue origini sarde

Un mantello, due cigni in volo e una maschera: questi i dettagli significativi catturati nell'opera d'arte creata in onore di San Sisinnio dal Maestro incisore contemporaneo Ferdinando Piras e donata ai villacidresi.

Il mantello da viaggio simboleggia il vagabondare del Santo martire, i cigni in volo richiamano la credenza tramandata nei secoli secondo cui San Sisinnio morì cantando come un cigno e la maschera nelle mani del Santo raffigura la sconfitta di una coga.

L'artista novantenne di origini sarde e residente nelle Marche era presente a Sa missa ‘e chitzi (la messa celebrata a San Sisinnio all'alba, la domenica mattina, nei, giorni dedicati al festeggiamento), alla fine della quale avviene il tradizionale scambio di doni. Con lui anche il critico d'arte Antonio Mercuri, che ha curato con Piras le varie fasi dell'incisione, dall'ideazione alla realizzazione.

Alcune delle opere di Piras sono esposte in Germania (Biblioteca University di Stoccarda) , Austria (Collezione Albertina, Vienna), Russia (Fondazione Solženicyn, San Pietroburgo), Usa (New Mexico, University Art Museum), Cina (Shangai e Pechino, mostra itinerante Padre Matteo Ricci) oltre che a Roma, Venezia, Macerata e altre località nelle Marche, in Emilia e in Romagna.


La donazione dell'opera ispirata a San Sisinnio è stata anche l'esordio pubblico per la neonata associazione culturale Artemio Ferdinando Campesi, il cui presidente onorario è proprio Ferdinando Piras, fratello di Campesi.

«L'associazione - ha spiegato Paola Campesi, che ha presentato a San Sisinnio l'opera donata da Ferdinando Piras - si prefigge lo scopo di sostenere la cultura e l'arte in tutte le sue espressioni, senza porre limiti. Per ora partiamo con l'arte figurativa, stiamo lavorando a una piccola pinacoteca di incisioni, per ora online, ma ci stiamo organizzando per realizzare il nostro desiderio: vivere l'arte in mezzo alla gente. Non ci interessa intraprendere un percorso di nicchia: i destinatari delle nostre divulgazioni saranno soprattutto le giovani generazioni».

Assieme all'incisione, sono state donate dall'associazione anche 100 copie della stampa calcografica numerate e firmate, alcune delle quali consegnate alle autorità civili e religiose e ai rappresentanti delle delegazioni spagnole di Valencia e Maiorca, presenti a Villacidro per i festeggiamenti di San Sisinnio.

Ferdinando Piras nasce a Oristano nel 1933. La Morte prematura del padre e la guerra lo sradicano dall'isola, portandolo a un lungo girovagare, fino ad approdare nelle Marche, dove si forma alla Scuola d’Arte e Mestieri di Corridonia (Mc). Nel 1955 arriva a Milano dove lavora come intarsiatore e intagliatore, frequenta gli ambienti artistici dell'epoca e perfeziona le tecniche pittoriche. Nel 1967 Piras si trasferisce nelle Marche dove scopre l'arte dell'incisione, e dove mette anche a frutto le sue conoscenze da chimico, utili sia nella lavorazione delle lastre sia nella preparazione degli inchiostri per la stampa.

Redazione Isp © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: Paola Campesi mentre presenta Ferdinando Piras e la sua incisione donata ai villacidresi
Di seguito: un'immagine ravvicinata dell'incisione e una stampa calcografica dell'opera


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