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 Villacidro -Ha riscosso notevole successo l'iniziativa dell'associazione Is Cogas de Biddaxidru

Più di 200 firme sul registro delle presenze (anche se non tutti hanno firmato perché in tanti momenti la calca era notevole), grande entusiasmo dei visitatori e generale apprezzamento nei commenti sui social: è stata accolta così l'iniziativa messa in campo da nove ragazze dell'associazione Is Cogas de Biddaxidru durante le giornate dedicate ai festeggiamenti per San Sisinnio.

Domu de is Cogas, così le organizzatrici hanno chiamato la loro iniziativa, è una vera e propria Casa delle streghe in cui sono state mostrate al pubblico le attività simbolo di queste creature, raccontate a metà strada tra la storia documentata e la leggenda popolare.

Suddivisa in tre spazi distinti, la Domu de is Cogas è diventata la rappresentazione vivente di un immaginario legato al mondo di queste creature, che la leggenda vuole sconfitte a Villacidro dall'intervento liberatorio di San Sisinnio, il santo scacciacogas.

L'iniziativa di quest'anno ha fatto seguito a quelle in veste più embrionale che erano state proposte dall'associazione durante le scorse edizioni della Festa di San Sisinnio, quando accanto al percorso della processione era stato allestito uno spazio all'aperto con l'esposizione di alcuni oggetti dell'iconografia delle Cogas e dato vita a un’azione scenica in cui le famose streghe di Villacidro proponevano alcune delle loro tipiche attività, in forma animata.

«Ho voluto creare un progetto diverso - ha spiegato Erica Pittau, ideatrice dell'iniziativa e presidente dell'associazione Is Cogas de Biddaxidru - che fosse un'evoluzione rispetto alle rappresentazioni che abbiamo allestito negli anni scorsi. Quella che abbiamo messo in atto con Domu de is Cogas è una vera e propria rievocazione storica, con tanti riferimenti radicati nel passato di Villacidro. La storia di Is Cogas è stata ricostruita attraverso ricerche d’archivio e, per dare la giusta scenografia all'evento, abbiamo collocato la rappresentazione all'interno degli ambienti più antichi offerti dalla disponibilità della casa di mia nonna paterna. È stata una preparazione laboriosa: nelle ultime settimane abbiamo lavorato incessantemente, ma ne è valsa la pena visto il grande successo riscosso e i complimenti ricevuti da tanti compaesani».


Il lavoro di ricerca sul materiale documentale e sulle leggende che avvolgono la figura delle Cogas, ha portato le organizzatrici dell'evento a porre l'accento sulla duplice natura, malefica e al contempo benefica delle streghe di Villacidro, che ha ispirato un po' tutto l'evento, come per esempio la distribuzione di rametti di ulivo con pensieri e formule propiziatorie, un'usanza che le ragazze nel IX secolo portavano come simbolo augurale e di prosperità.

Anche se al di fuori dal coro di approvazione generale c'è stato chi ha espresso giudizi negativi sull'iniziativa, reputandala poco rispettosa del Santo e addirittura in grado di turbare la serenità dei bambini (non c'è pozione magica che possa evidentemente mettere d'accordo tutti), chissà che iniziative come questa non portino a cominciare a ragionare anche su uno "sfruttamento" turistico e culturale dell'immagine di Villacidro accostata a quella di paese delle streghe: attività già da tempo proficuamente avviate in Italia per esempio a Benevento e Triora.

Redazione Isp © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza e successiva: scatti effettuati alla "Domu de is Cogas"


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