Villamar - Fino al 2 giugno la seconda tappa della mostra al femminile
L'arte declinata al femminile: inaugurata ieri a Villamar la mostra collettiva al femminile organizzata da Fernando Marroccu e ospitata presso l’abitazione storica della poetessa Albertina Piras.
La mostra, di respiro internazionale, è visitabile in via Azuni, 48, dalle 18 alle 20 tutti i giorni fino al prossimo 2 giugno.
Dopo i saluti e i ringraziamenti del sindaco di Villamar, Gianluca Atzeni, e dell’assessore alla Cultura, Pierpaolo Porcu, che hanno dato inizio alla visite alla mostra, l’organizzatore Fernando Marroccu ha commentato: «la volontà di creare questa collettiva artistica itinerante nasce dalla volontà di mettere in risalto la figura femminile come produttrice d’arte in tutte le sue varianti. La prima tappa della collettiva ha avuto luogo a San Gavino nel dicembre 2021, e ho scelto come seconda tappa Villamar, luogo di grande sensibilità artistica e culturale».
La collettiva d’arte ha raggruppato pittrici che esprimono diverse correnti artistiche, e propone opere molto eterogenee. A esporre sono: Maria Grazia Scanu (Guspini), Silvia Cara (Villamar), Francesca Saba (Villamar), Alessandra Tronci (Villamar), Antonella Manca (Villacidro), Anna Maria Piras (Villacidro), Serenella Sanna (Villacidro), Rosalba Cadoni (Carbonia), Loredana Zara (Carbonia), Giovy Marras (Meana Sardo), Mafalda Console (Catanzaro), Simonetta Gallese (Roma), Marie Atzeni (Francia), Volyk Oliena (Ucraina), Patricia Pardon (Francia), Sandra Soza Alvares (Cile).
Durante l'inaugurazione della mostra, Giuseppe Marras, insegnante al liceo classico Piga di Villacidro, ha illustrato le opere esposte e con allenato occhio critico ha condiviso con il pubblico presente il significato iconografico di ognuna delle opera della rassegna.
«Questa mostra - ha commentato Giuseppe Marras - è una dimostrazione sociologica di com’è cambiata la nostra società; nelle epoche precedenti a causa della discriminante di genere ed economica, non c’è stato un adeguato elogio delle artiste, se non per pochissime: ciò ha costituito una grossa lacuna nella storia dell’arte. Nella contemporaneità sono entrate le donne e oggi, in ogni artista di questa esposizione, è presente una particolare sensibilità artistica di matrice personale e territoriale, che abbiamo l’opportunità apprezzare».
Erica Pittau (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: Il pubblico ammira le opere della mostra
Immagine sottostante: I visitatori entrano alla mostra in Casa Piras
