Mauro Perra

 Villacidro -Sardegna - L'alimentazione dei nostri avi nell'incontro "Il cibo nel periodo nuragico"

Dal pane alla frutta, vino compreso. Ieri alla mediateca comunale di Villacidro, si è tenuto l'incontro Il cibo nel periodo nuragico, organizzato da comune di Villacidro, Sistema bibliotecario Monte Linas e ufficio della Lingua sarda della provincia del Sud Sardegna.

A condurre il viaggio tra i cibi dei nuragici, l'archeologo Mauro Perra, che in modo rigoroso e scientificamente documentato ha tracciato l'identikit dell'alimentazione degli antenati sardi: «Al contrario di quanto credono in molti, i nuragici erano tutt’altro che cavernicoli. Grazie agli scavi sempre più accurati e alla strumentazione scentifica a disposizione, dagli anni Ottanta in poi è stato possibile rinvenire i resti di pasto e analizzarli per risalire agli ingredienti utilizzati».

Non solo archeologo ma ricercatore e studioso dei modi di vita e dell’organizzazone delle comunità nuragiche della Sardegna, Mauro Perra ha anche preso le distanze dal ricorrente atteggiamento che tende a mitizzare il passato nuragico: «di fronte a un presente che è disastroso, si cerca riscatto nel passato, ricostruendo a volte miticamente una civiltà nuragica come si trattasse dell’età dell’oro. Dobbiamo cercare riscatto sul presente e sul futuro, non ricostruire un passato mitico di giganti o di conquistatori. Atteniamoci ai fatti, che testimoniano una civiltà evoluta e scambi con tutte le popolazioni del mediterraneo: non abbiamo bisogno di mitizzare oltre».

Pane, olio, vino, carne, pesce e frutta, ma anche qualche insetto tra gli ingredienti della mensa nuragica. Tra i resti di pasto rinvenuti nei vari nuraghi, sono stati ritrovati alcuni scarti vegetali carbonizzati che hanno fornito informazioni sulla produzione di un pane primordiale, con l’impiego di cereali e senza uso di lievito.

Certo e dimostrato anche il ricorso alle coltivazioni di grano e orzo, ma anche legumi come favino, lenticchie, piselli e cicerchia. I nuragici praticavano la caccia e la pesca, testimoniata dai resti rinvenuti, ma anche qualche forma di allevamento: bovini, suini e ovi – caprini.

Sono stati rinvenuti reperti che confermano la pratica della lavorazione del latte: con certezza i nuragici lo cuocevano e utilizzando recipienti forati separavano la parte più solida dal siero.


Non mancava la frutta, costituita prevalentemente dal raccolto di specie spontanee: fragole, corbezzolo, prugnolo, sicuramente anche i fichi, ma non solo: «nel corso degli scavi sono venuti alla luce anche semini carbonizzati di melone: un ritrovamento, a Cabras, che lascia intendere alcune forme di coltivazione, di un frutto che necessariamente arrivava da scambi praticati con popolazioni di altre terre».

Dimostrato anche l’utilizzo dell’olio, grazie ai resti di oleastro: «abbiamo rinvenuto una certa quantità di noccioli di olive, anche se non è ancora definibile quanto questo derivi direttamente da una larga produzione di olio oppure fossero utilizzati in quel contesto per accendere il fuoco».

Interessanti i ritrovamenti di resti di vino e di uve, risalenti a un’epoca sicuramente precedente a quella dell’avvento dei fenici, ragione per cui è stata smentita l’ipotesi che a portare il vino in Sardegna fossero stati loro.

«Alcuni vasi – ha spiegato Perra - sono stati analizzati chimicamente e hanno rivelato residui di acido tartarico, il primo componente del vino». Il vino dei nuragici era diverso da quello che conosciamo: dagli studi compiuti oltre alle tracce di uva sono state individuati estratti di lentisco (utilizzato in chiave anti batterica combatteva l’aceto bacter, impedendo la trasformazione del vino in aceto) e la bevanda veniva addizionata con miele e fichi per aumentarne il grado zuccherino (e quindi alcolico), favorendo la conservabilità.

Il vino veniva utilizzato anche per cucinare, scoperta che ha rivelato come i nuragici facessero uso di insetti nella loro dieta: «In un vaso ritrovato nel nuraghe Arrubiu – ha raccontato Perra- sono stati ritrovati resti di cavallette, grilli e cicale cotti nel vino».


Redazione Isp © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: un momento dell'incontro

Di seguito: Mauro Perra risponde alle domande e il libro "Alla mensa dei nuragici"

Mauro Perra risponde

 

 

 

Mauro Perra libro

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