Pabillonis - Tra casting, nuraghi e progetti comunali il paese sogna il grande cinema
Aaa attori cercasi; non è un annuncio di Cinecittà e nemmeno della mecca del cinema Hollywood, si tratta di Pabillonis.
Il piccolo centro del Medio Campidano è il luogo scelto per l'ambientazione del progetto cinematografico Cast in bronze, una pellicola ambientata in epoca nuragica.
Così ieri, presso il centro di Aggregazione sociale di via Su Rieddu, si è tenuta, in due sessioni, mattutitna e pomeridiana, la selezione per la ricerca di comparse, riservata esclusivamente alla popolazione di Pabillonis.
La produzione era alla ricerca di figure ambosessi: ragazzi e adulti per il ruolo di guerrieri, bambini e bambine per i ruoli rispettivamente di allievi guerrieri e piccole popolane, e una giovane donna per il ruolo anch’essa di popolana. Il progetto Cast in bronze prodotto da Francesco Cheratzu con il sostegno della Regione e dalla fondazione Sardegna Film Commission, patrocinato dal Comune di Pabillonis, è un corto di ambientazione nuragica, scritto dal regista Mario Giua Marassi e dallo storico Andrea Garau.
La trama è incentrata sulla vita di due giovani, il futuro guerriero Letocor e la vergine sacerdotessa Iscurti, che capovolgono la loro sorte rispetto a quanto previsto da un destino già segnato e riscrivono il futuro del loro popolo e di tutta la civiltà della loro epoca.
L’elaborazione del progetto si fonda sulle teorie archeologiche e storiche sviluppate attorno all’età del bronzo e mira a far conoscere la complessità della società nuragica con le sue gerarchie, i suoi riti, la sua reale quotidianità.
A Pabillonis sono presenti i resti di due nuraghi (ma se ne contavano in passato altri 6): Nuraxi Fenu considerato da Vittorio Angius come uno dei più grandi conosciuti in Sardegna e il nuraghe Santu Sciori, ambedue sono stati riconosciuti dal ministero dei Beni culturali rispettivamente come Bene Culturale Archeologico e Bene Patrimoniale della Sardegna.
E se si può sognare con un film ambientato a Pabillonis, perché non farlo ancora più in grande? L’amministrazione comunale ha intenzione di accedere ai fondi del Pnrr per poter così finanziare il progetto della realizzazione del Centro di Produzione Cinematografica e contestualmente Centro di Documentazione Storico Culturale del cinema sardo.
L’intervento è il 2.1 Attrattività dei borghi, tra le linee guida presenti nell’area di azione del progetto si è scelta quella che meglio si sposa con le peculiarità del paese, ovvero quella che consente di «rigenerare i piccoli siti culturali con il loro patrimonio rurale, religioso e storico».
Il progetto è stato denominato Pabillonis Flicks e ha come finalità quella di fare emergere il paese sia nell’ambito turistico sia come fulcro occupazionale, con la nascita di nuove figure professionali nel settore cinematografico e di tutto l’indotto che ne ruota attorno.
Negli anni settanta a Pabillonis esisteva una sala cinematografica - Il cinema di via Sassari - poi negli anni novanta le estati venivano animate dal cinema all’aperto: in futuro chissà, potremmo vedere Johnny Deep o Nicole Kidman direttamente dal vivo. E allora ciak si gira!
Stefano Cruccas (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: uno scatto della produzione del film