Natzionale

 Pabillonis - Storia e futuro di un progetto che è cultura, sport e senso di appartenenza

È datata 5 giugno 1990, tre giorni prima dell’inizio del mondiale delle notti magiche, la prima apparizione ufficiale di una rappresentativa di soli calciatori sardi. L’avversario era la nazionale inglese di Sir Bobby Robson, in ritiro in Sardegna per disputare le partite del suo girone al Sant’Elia di Cagliari. La partita si disputò nella sede inusuale di Oristano, scelta all’ultimo momento per motivi di ordine pubblico, per eludere la presenza dei famigerati hoolingans. Per la cronaca finì 10 a 2. L’unico professionista in campo fu Gianfranco Zola, appena laureato campione d’Italia con il Napoli. Le cronache dell’epoca raccontarono di un Paul Gazza Gascoigne, estroso fuoriclasse inglese, seduto in panchina a succhiare dei grandi lecca-lecca e a incitare gli avversari.

Nel 1997 ci fu un’altra apparizione, in quel caso l’avversario fu la Corsica e il capitano di quella rappresentativa fu Vittorio Pusceddu, forse un segno del destino per l’ex terzino del Cagliari protagonista della fantastica cavalcata in coppa Uefa nell’annata 1993-94.


L’idea di fare nascere ufficialmente una vera nazionale sarda è del pabillonese Gabriele Cossu. Nel 2012 cominciò a prendere forma il progetto sportivo: «In quell’anno è nata la Federazione Isport Natzionale Sardu, la Fins - ha ricordato Cossu - e ci siamo dati l’obbiettivo di formare le rappresentative sarde di calcio ma anche di altri sport. Abbiamo così organizzato, con immensa soddisfazione, i primi tornei di calco a 5 contro la rappresentativa della Catalogna. Nel 2018 siamo riusciti ad avere il riconoscimento dalla Conifa (Federazione calcistica della quale fanno parte stati senza riconoscimento internazionale, minoranze etniche e regioni) ed è nata così la Natzionale di calcio a 11».

Fu scelto come Mister Bernardo Mereu, vera icona fra gli allenatori isolani e già responsabile delle giovanili del Cagliari. La Natzionale scese così in campo per la prima volta nel trofeo Simeoni-Simon Mossa contro la Corsica, al Nespolidi Olbia. Dopo il primo biennio, il 25 gennaio del 2020 viene nominato commissario tecnico della Natzionale, proprio Vittorio Pusceddu, un cerchio che si chiude per uno dei più forti calciatori del Cagliari, inserito nella top 11, la formazione votata dai tifosi comprendente i migliori rossoblù di sempre.

L’attuale staff comprende anche il giornalista e voce storica delle partite del Cagliari Vittorio Sanna come direttore generale, Stefania Campus ricopre il ruolo di presidente, mentre l’attrice e modella Caterina Murino è la madrina ufficiale.

Risale al giugno 2022 l’ultimo impegno ufficiale della Natzionale al torneo Antudo Cup contro la rappresentativa della Sicilia. Purtroppo gli Europei Conifa che si sarebbero svolti a Cipro Nord nel giugno 2023 sono stati annullati.

«Il progetto, interamente autofinanziato - ha confermato Cossu - andrà avanti e torneremo presto in campo. Parteciperemo a un torneo estivo organizzato dai cugini corsi, probabilmente un quadrangolare con altre nazionali. Il sogno resta sempre quello dell’iscrizione alla Fifa per portare nel mondo i nostri valori sportivi, la nostra cultura e il nostro senso di appartenenza».

Stefano Cruccas (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: Gabriele Cossu (a sinistra) con Stefania Campus (a destra) in compagnia della giornalista Caterina Cosseddu (foto concessa)

Di seguito: il Mister Vittorio Pusceddu (a sinistra), e il suo staff (foto concessa)

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