Sanluri Incontro internazionale sardo-corso per il memorial Michele De Virgiliis
Un emozionante e caloroso applauso, accolse, all’interno del palazzo Doglio di Cagliari, la presentazione dell’ottava edizione del Football Americano - Memorial Michele De Virgiliis. Allo stesso modo, il pubblico sanlurese, con fragoroso scroscio di mani, ha accolto sabato scorso, presso l’impianto comunale Campu Nou, i ventidue protagonisti che si sono dati sportivamente battaglia nel ricordo del caro amico che non c’è più.
Una cornice inconsueta, quella del Campu Nou di Sanluri, il quale, per la prima volta in assoluto, ha ospitato una gara di una disciplina tanto affascinante, quanto ancora poco conosciuta all’interno dei confini isolani.
A portare alta la bandiera del football americano in salsa sarda, la compagine cagliaritana dei Crusaders che per l’occasione ha sfidato, in amichevole, i francesi Guerrieri di Ajaccio. A fare gli onori di casa, il sindaco di Sanluri Alberto Urpi, che con grande entusiasmo, ha accettato di mettere a disposizione un impianto completamente riadattato per l’occasione.
«Non ho esitato neppure un secondo - ha spiegato il primo cittadino - nell’accogliere questa iniziativa. Sanluri, oltre ad essere una comunità ospitale, ha un debole particolare per i grandi eventi e la curiosità è stata enorme, non capita tutti i giorni di assistere, nell’entroterra sardo, ad un incontro di football americano. Per questo ci tengo particolarmente a ringraziare il presidente dei Crusaders Emanuele Garzia per la bella sinergia che è nata con il suo club: per quanto ci riguarda - ha concluso il sindaco - l’amministrazione comunale sanlurese sarà a disposizione per eventuali altre manifestazioni».
Le compagini cagliaritana e corsa hanno dato vita ad un incontro ricco di emozioni che ha visto i sardi imporsi per 36 a 28. Una gara segnata dal commosso ricordo di un uomo-cerniera tra campo e spogliatoio, un leader carismatico capace di imprimere inconsapevolmente un solco profondo in un ambiente, quello del football americano, che sbraccia ardentemente per farsi spazio tra le discipline che storicamente monopolizzano l’interesse degli sportivi.
Dal 1990 a oggi diverse centinaia di persone hanno indossato caschi e shoulder nell’isola e in particolare tra le fila dei Crusaders, dei quali, De Virgiliis è stato bandiera e socio fondatore. Oltre trent’anni di storia isolana del football americano, per il quale, si sta cercando di investire sulle nuove leve, su quei bimbi e giovani ragazzi che un domani potranno prendere le redini di una disciplina in forte espansione anche oltre i confini stelle e strisce.
«Ci tenevamo tanto a portare il Football Americano nel Medio Campidano - ha affermato il presidente dei Crusaders Emanuele Garzia - sia per farlo conoscere ai sanluresi, sia per offrire una nuova location ai nostri tifosi, i quali, sfidando il freddo non si sono voluti perdere un match che i giocatori hanno onorato nel migliore dei modi - ha concluso Garzia - regalando azioni di pregevole fattura e dandoci qualche conferma sull’ottimo lavoro in atto da parte del nuovo coach Tim Tobin».
Fabio Leo © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: le due squadre nel post-gara (foto Battista Battino)