Lei non lavora, fa la casalinga. Villacidro

 Villacidro - Ieri sera in piazza Zampillo la tappa villacidrese del progetto del Plus di Guspini sulla parità di genere

Ieri sera il tema della parità di genere è stato affrontato nella cornice di piazza Zampillo a Villacidro, dove si è tenuta la rappresentazione teatrale Lei non lavora, fa la casalinga, portata in scena dalla compagnia teatrale Actores Alidos di Quartu Sant'Elena.

Lo spettacolo, parte del progetto, finanziato dalla Regione Sardegna e rivolto ai cittadini dei comuni del distretto del Plus (Piano Locale Unitario Servizi) di Guspini  (Arbus, San Gavino, Sardara, Gonnosfanadiga, Pabillonis e Villacidro), ha l'obbiettivo di affrontare le tematiche legate alla parità di genere con sensibilità e profondità, esplorando le sfide, le discriminazioni e i pregiudizi che ancora persistono nella società contemporanea.

Alla performance teatrale hanno partecipato gli attori Michela Cogotti Valera e Federico Saba, affiancati dalle casalinghe selezionate attraverso il progetto: Maria Pina Garau, Giovanna Pilloni, Lucia Serci, Ester Foddi, Caterina Pinna e Federica Pala.

«Il bando che è stato emanato nel mese di gennaio prevedeva la ricerca di quattordici casalinghe (due per comune aderente al progetto, ndr) ma ha ottenuto solo sei partecipanti effettive. Molte donne, nonostante siano state affascinate dal progetto, non hanno potuto partecipare a causa degli impegni famigliari» ha affermato Carmen Marongiu, presidente della commissione Pari opportunità del Comune di Guspini, la quale ha aggiunto un commento sulla scelta del luogo che ha ospitato la rappresentazione: «Con le amministrazioni partecipanti al progetto abbiamo ragionato sui luoghi più popolati dalle comunità per la messa in scena teatrale, al fine di coinvolgere il maggior numero di cittadini mediante un nuovo approccio alla comunicazione di temi sociali cruciali».


Incuriosito dall’evento, alla rappresentazione ha partecipato un vasto pubblico, attento e partecipe, i cui applausi hanno sottolineato il potere straordinario del teatro, in grado di veicolare importanti messaggi sociali e offrire numerosi spunti di riflessione. La regista Roberta Locci ha spiegato l'ideazione che sta alla base dello spettacolo teatrale: «La categoria delle casalinghe è spesso trascurata e poco valorizzata; pertanto, abbiamo pensato di lavorare proprio con le donne residenti nei territori coinvolti nel progetto attraverso un'attività laboratoriale itinerante che ha messo a nudo le sofferenze e gli stereotipi affrontati nella loro vita. Da queste esperienze è nato il racconto scenico. Il messaggio che si propone questo progetto è che deve esistere un rapporto sano e rispettoso, in cui uomini e donne collaborino per condividere responsabilità e compiti in modo equo. Questo significa riconoscere e valorizzare le abilità e le inclinazioni naturali di entrambi i partner, anziché basarsi su ruoli stereotipati di genere. Insieme, uomini e donne possono creare un ambiente domestico e lavorativo in cui ciascuno contribuisce al benessere della famiglia e della comunità, lavorando insieme verso obiettivi comuni».

Le prossime rappresentazioni negli altri paesi si terranno nel corso del mese di aprile: oggi si replica a San Gavino Monreale, alle 17,30 in piazza della Resistenza.

Erica Pittau (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: il momento finale della rappresentazione in piazza Zampillo, davanti al museo archeologico Villa Leni

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