Angius'House

 Furtei - A tu per tu con i due comici che hanno entusiasmato il pubblico presente

Una comicità in grado di unire le generazioni attraverso la rappresentazione di situazioni quotidiane: Nicola Cancedda e Luigi Bullita si sono esibiti nello spettacolo di cabaret Meglio soli che Angius…. ieri sera a Furtei.

La serata è stata organizzata dal Comitato di San Biagio, con il patrocinio del Comune di Furtei, in occasione dei festeggiamenti in onore del santo.

Lo spettacolo nasce dal successo che sta incontrando la pagina Angius’House - oltre 87mila followers - ideata dal trentaduenne Luigi Bullita durante il periodo pandemico, grazie all'utilizzo di Snapchat, una app che modifica i connotati del viso in maniera buffa.

«Tutto è iniziato con degli sketch brevi e poco elaborati che, piano piano - ha raccontato Bullita- hanno iniziato a circolare tra amici e conoscenti. A Uta, il paese dove abito, mi fermavano spesso per spronarmi a portare avanti quest’avventura. Una ragazza mi disse che i miei video riuscivano a strappare un sorriso alla sua mamma in un periodo difficile. Così decisi di creare una pagina: Angius, un cognome tipicamente sardo e House perché mi ricordava i titoli delle serie tv che seguivo in quel periodo su Netflix».

I video pubblicati propongono spaccati di vita familiare e quotidiana, prevalentemente in lingua sarda: «I giovanissimi spesso mi dicono che stanno imparando un po’ di sardo con Giselledda. Fa sempre piacere perché abbiamo una lingua e dobbiamo preservarla, è come possedere un grande tesoro».

È Bullita a interpretare la maggioranza dei personaggi delle storie che racconta: la nonna Gisella, la figlia Marisa e il marito Vincenzo, i nipoti Veronica e Michael, la vicina di casa (nonché cognata di Gisella) zia Vitalia.


«Il mio personaggio preferito è Michael perché mi ricorda la mia spensieratezza. Quello più amato dal pubblico è Gisella: è la nonna di tutti», ha confidato Bullita. Ognuno di questi personaggi ha caratteristiche proprie e un atteggiamento che li rende inconfondibili: «Tipico di Gisella è il suo storcere il naso, proprio in un modo ben preciso, davanti a situazioni non gradite: lo vedevo fare da mia nonna Maria» ha spiegato Bullitta.

Chiunque potrebbe fare dei paragoni con le persone che conosce o frequenta perché le dinamiche dei personaggi sono estremamente comuni; altre, nello specifico, sono state vissute realmente dall’autore, come egli stesso ha rivelato: «Mia madre che, dopo avere visto un geco passare sopra la porta, allerta i passanti dal balcone, oppure l’esperienza di mia zia Ester riguardante l’intrusione di una persona dalla finestra».

Luigi Bullita, invitato a partecipare a diversi eventi tra cui il Potter day, il Festival internazionale della Sardegna e l’Hackathon di Cagliari, nel 2022 ha iniziato una collaborazione con il comico cabarettista Nicola Cancedda: «Mi disse: ti va se portiamo Angius’House in piazza? Per me era un progetto impensabile ma, quando mi spiegò la sua idea, decisi di accettare. Così - ricorda Bullitta - per il 14 maggio, il nostro agente Andrea Vadilonga ha chiuso la trattativa per la prima data e da Uta, proprio il mio paese, è partito il nostro tour. Tanto affetto, tante risate e tante riflessioni…, c’è di tutto nel nostro spettacolo».

E anche a Furtei, la formula è risultata vincente e lo show è stato accolto con entusiasmo da un pubblico numeroso.

Valentina Frau (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: un momento dell'esibizione di Furtei


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