Volevo essere Caino

 Villacidro -"Volevo essere Caino" racconta la violenza che sboccia dove manca l'amore

Non è un horror l'ultimo romanzo di Anna Steri, Volevo essere Caino, anche se l'immagine di copertina di Lorenzo Medici potrebbe indurre a crederlo.

Non è un horror ma nonostante ciò, di orrore traboccano le 246 pagine del romanzo, un senso che scaturisce sia dalla penna lacerante dell'autrice sia dalle reazioni stordite e dissonanti che si sviluppano, per reazione, nei lettori.

La narrazione utilizza il linguaggio della strada, talvolta scabroso ma autentico. Sempre credibile, poiché a parlare è la voce stessa delle crudeltà che i personaggi, ciascuno a proprio modo, esercitano o subiscono.


In una sorta di Arancia Meccanica dei giorni nostri, la violenza è un po' il filo conduttore delle trame, che fa il paio con un'aridità sentimentale riscontrabile in molti (anche se non tutti) i personaggi.

Tra gli adolescenti non mancano le spedizioni verso la città, in cerca di divertimento adrenalinico per svagarsi un po', sfuggire alla noia di provincia e magari sentirsi più grandi. Poi c'è chi adulto lo è già ma al contempo instabile, come il sopraffattivo dirigente scolastico Stefano Pancella, la cui condotta repellente è influenzata da un oscuro passato che lo perseguita costantemente. Non è così invece per il giovane Luca, rappresentato come una figura malevola la cui crudeltà è innata e irrimediabile: un suo tratto distintivo inevitabile e forse codificato nel suo Dna, senza possibilità di redenzione.

Tutt'altro che scontato l'andamento della narrazione. Il romanzo è intriso di sorpresa, che cresce progressivamente, alla ricerca di un equilibrio ideale tra il fluire contraddittorio di vite in crescita (gli adolescenti) e le esistenze che si presume assestate degli adulti: storie che lasciano di stucco (anche prima dell'epilogo) perché c’è un continuo ribaltamento dei piani e delle situazioni, con una buona dose di imprevedibilità degli eventi.

Volevo essere Caino non può essere letto con indifferenza. Con la sua rappresentazione cruda (ma non voyeuristica) della violenza, il romanzo lascia un'impronta indelebile, costringendo il lettore a confrontarsi con una realtà sconvolgente e spesso incomprensibile, perché sfuggente ai quadri valoriali del rispetto e della tolleranza.

Il libro sarà disponibile a partire dalla prossima settima: la distribuzione avrà inizio a partire dalla Libreria Paese d'Ombre, in via Roma, 22 a Villacidro.

Marco Cazzaniga (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: la copertina del romanzo

Di seguito: la quarta di copertina di "Volevo essere Caino"

 
Volevo essere Caino, IV

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