MarmiLibri, Stella di mare

 Villanovafranca - Vivere nei posti sbagliati: l’autore narra la predestinazione dei luoghi e la difficoltà di sottrarsi a un destino già scritto

Prosegue il Festival letterario diffuso MarmilLibri, organizzato dal Club di Jane Austen Sardegna e sostenuto dall’Unione comuni Marmilla.

Nella serata di ieri, al museo archeologico Su Mulinu di Villanovafranca, l’autore Piergiorgio Pulixi, in dialogo con Graziella Monni, ha presentato il suo ultimo romanzo, Stella di mare, pubblicato da Rizzoli. La protagonista è Stella Maris, una ragazza, distintasi per la sua estrema bellezza, trovata morta e sfregiata nella spiaggia di Giorgino a Cagliari. Ed è proprio la bellezza la causa della sua morte, il motivo per il quale, in vita, la ragazza fu desiderata e odiata allo stesso tempo.

La storia è ambientata a Sant’Elia, quartiere di Cagliari dominato dal luogo comune del degrado sociale, uno stigma che condanna chi ci abita a un unico destino, al quale è davvero difficile sfuggire.

«Una delle grandi miopie politiche  – ha constatato Pulixi - è stata quella di pensare che creare dei quartieri popolari, metterci dentro tante persone e lasciare che si gestissero da sé fosse una buona idea; senza centri ricreativi, biblioteche, fabbriche, negozi, alternative che non fossero la strada».

È da questa realtà che proviene Stella, una realtà difficile, in cui il lavoro delle autorità - rappresentate nel romanzo da Mara Rais, Eva Croce e Clara Pontecorvo - è reso difficile dall’omertà e dalla diffidenza che le persone provano nei confronti della divisa. Mentre la polizia cerca di fare luce sulla morte di Stella, il quartiere ha messo in atto una propria parallela investigazione, presumibilmente meno democratica, che potrebbe gettare altro sangue sulla vicenda.


Altri soldati di trincea sono i professori che, in questi contesti sociali, fanno sì che la scuola sia un’alternativa valida. «Volevo che si percepisse il ruolo centrale che la scuola ha e gli investimenti che è necessario fare a proposito», ha detto Pulixi.

La narrazione è dominata dalla presenza femminile e, per comprendere il loro punto di vista, l’autore sostiene di avvalersi di un gruppo di lettrici. «La lettura è un’esperienza empatica. Io stesso, nella mia carriera di lettore, divento il protagonista o la protagonista della storia in cui mi immergo. Per questo è necessario che queste lettrici esaminino i miei romanzi bozze e mi diano dei consigli».

L’autore utilizza un’eterogeneità linguistica con inserimenti di espressioni venete, toscane, sarde e napoletane. «Nella scrittura dei romanzi, destinati a persone attente - ha sottolineato Pulixi - devo seguire una logica per cercare di dare ordine al caos. Tuttavia, ci sono elementi di fuga, come i gatti, un richiamo alla spiritualità, di cui questo romanzo è intriso».

Considerato uno dei maggiori esponenti della giovane scrittura noir e thriller, Piergiorgio Pulixi ha pubblicato il suo sedicesimo romanzo, l’ultimo di una serie di opere tradotte in Austria, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Polonia e Russia.

Il prossimo appuntamento di MarmilLibri si terrà il 27 ottobre, a Turri, dove verrà recuperato l’appuntamento che prevede la presenza, in piazza Martiri, della scrittrice Lorenza Gentile con il romanzo Le cose che ci salvano (Feltrinelli).

Valentina Frau (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: gli ospiti della serata di MarmiLibri a Villanovafranca

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