Francesco Abate

 Sanluri  L'incontro con Francesco Abate

Proseguono gli incontri nell’ambito della rassegna letteraria Sanluri legge. Ieri sera al Parco S’Arei è stata la volta dello scrittore e giornalista Francesco Abate che, dialogando con la giornalista Arianna Concu, ha parlato del suo romanzo I delitti della salina (edito da Einaudi e pubblicato nell’ottobre dello scorso anno) e ha presentato il suo nuovo progetto dal titolo Storie barocche, uscito il 15 giugno per Piemme.

Ne "I delitti della salina" si racconta la Cagliari di inizio Novecento. Come mai questa scelta?

«Ho voluto raccontare il cambiamento di una città con un tessuto sociale, economico e politico molto diverso dal resto della Sardegna e per questo inaspettato agli occhi di un lettore non sardo.
Nell’immaginario collettivo, la Sardegna di inizio Novecento si identifica con un mondo arcaico e agro pastorale. Nessuno immagina una realtà tipica della Belle Époque: i teatri, i primi cinema, i grandi caffè, le saline, le industrie, ma anche una forte presenza di carcerati nelle colonie penali e di ragazzi, is picciocus de crobi, che vivevano ai margini della società, proprio come gli sciuscià napoletani. Per questo, più che raccontare una Sardegna rurale come hanno già fatto benissimo altri autori e autrici, ho preferito approfondire la Cagliari così particolare e innovativa, portando il lettore in un momento storico che la letteratura non ha mai affrontato, e iniziare a tracciare questa strada».


Il romanzo offre uno sguardo sul mondo femminile: la giornalista Clara Simon e la sigaraia Maria Boi sono donne che lottano per la propria emancipazione. A cosa si ispirano?

«Clara Simon e Maria Boi sono figlie del loro tempo e non personaggi avulsi che una forzatura letteraria catapulta in una situazione che non gli è propria.
In quegli anni la grande scrittrice Grazia Deledda si affermava nel panorama letterario internazionale, c’era già una forte presenza femminile nelle università e nel 1904 Paola Satta è la prima donna a laurearsi in Medicina a Cagliari. Matilde Serao è la prima giornalista a fondare due quotidiani, tra cui il Mattino di Napoli. Anche nella mia famiglia tutte le donne hanno studiato e si sono laureate, per volere della mia trisnonna e bisnonna. Clara Simon è sorella di queste donne, che non sono la regola per quell’epoca ma neanche più l’eccezione, bensì un gruppo di pioniere che inizia a farsi strada nel mondo delle professioni.
Alla borghesia illuminata, che può permettersi di far completare gli studi alle proprie figlie, si contrappone una realtà popolare che emancipa le proprie donne attraverso il lavoro più duro. All’inizio del Novecento la Manifattura tabacchi contava settecento operai, di cui il 95% erano donne, molte delle quali giovanissime. La spina dorsale della classe lavoratrice di Cagliari era quindi composta da donne e a guidare le rivolte per il carovita, nel 1906, saranno proprio due sigaraie.
Il cognome di una di loro era Boi ed è a lei che si ispira la sigaraia Maria del romanzo. Questo scenario apre a una realtà che scardina l’immaginario stereotipato, che descrive le donne di quell’epoca unicamente davanti al focolare in attesa del marito lavoratore».

C’è un legame tra "I delitti della Salina" e il nuovo libro "Storie barocche"?

Sì, ed è la volontà di osservare i luoghi che frequentiamo con un occhio diverso o più attento.
Ultimamente amo andare alla scoperta di vecchie storie, poco conosciute o dimenticate, da riportare a galla. Per esempio, a Cagliari nel quartiere Castello c’è una targa affissa nel 1955 dal club Amici del libro, a testimonianza del passaggio nel settembre 1573 di un soldato spagnolo che altri non era che l’autore di Don Chisciotte, Miguel de Cervantes, all’epoca ventiseienne, reduce dalla battaglia di Lepanto e diretto in Tunisia. Moltissimi cagliaritani ignoravano questo fatto, perché spesso attraversiamo la città col passo dell’abitudine.
Storie Barocche è un atlante narrativo che, attraverso dieci racconti di autori che hanno già affrontato il romanzo storico - tra cui altri tre scrittori sardi: Marcello Fois, Nicolò Migheli, Carlo Melis Costa - vuole offrire una mappa dell’Italia di un periodo storico molto affascinante come il barocco. Si toccano dieci città diverse: Milano, Padova, Rimini, Bologna, Livorno, Roma, Palermo, Cagliari, Oristano e Alghero.


Sabrina Abis © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: l'incontro di "Sanluri legge" con Francesco Abate, sul palco con Arianna Concu

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