Chiesa San Giorgio, Segariu

 Segariu - Concessi i fondi regionali: la manutenzione partirà presto

I fondi necessari alla manutenzione dell'antica chiesa di San Giorgio Martire sono stati concessi dalla Regione e la manutenzione partirà presto.

Il contributo è arrivato in seguito alla richiesta specifica inviata dal Comune di Segariu all’assessorato regionale dei Lavori pubblici: dopo avere partecipato al bando del 2023 per la manutenzione straordinaria e la riqualificazione di chiese, (legge regionale n.17 del 2021), il Comune di Segariu è risultato idoneo ma ha occupato una posizione in graduatoria che gli avrebbe garantito insufficienti risorse per raggiungere l’obiettivo preposto.

«Abbiamo rappresentato la necessità di intervenire alla sistemazione di tutte le facciate della chiesa - ha detto il Sindaco di Segariu, Andrea Fenu - ormai deteriorate dal tempo, attraverso un progetto esecutivo di cui già disponiamo». E l’assessorato dei Lavori pubblici della Regione Sardegna, attraverso la variazione di bilancio di fine novembre, ha finanziato il Comune di Segariu per consentire l'intervento.


L’importanza della chiesa di San Giorgio Martire è da ricercare nella datazione della sua costruzione, risalente al XIV secolo. In stile gotico-aragonese, sprovvista di ricche decorazioni, la facciata ha subito un ultimo intervento circa 50 anni fa. Alla seconda metà del Seicento risale il campanile che si erge accanto alla struttura, la cui parte superiore, abbattuta nel 1927 perché pericolante, è stata ricostruita. L’interno della chiesa presenta una singola navata con volta a botte su cui si impiantano cinque cappelle, due delle quali sono caratterizzate da un arco risalente al XVI secolo.

Attraverso una piccola porta posizionata nella prima cappella a sinistra, partendo dall’ingresso, è possibile accedere al campanile. Sotto il pavimento della chiesa, un tempo coperto da lastroni rettangolari di arenaria, erano presenti ventuno tombe destinate ai sacerdoti e ai notabili laici. La chiesa ospita, inoltre, tre altari: uno restaurato in marmo nel 1824, figlio di uno più antico di cui non si hanno più notizie, uno in legno appartenente al XVII secolo e un altro decorato in stile barocco.

Tante le statue lignee antiche conservate all’interno della chiesa, così come gli argenti e l’antico organo costruito nel 1829 e restaurato nel 1930.

«Abbiamo le autorizzazioni della Soprintendenza - ha concluso Fenu - perciò i lavori inizieranno subito, nei primi mesi del 2024».

Attraverso questi finanziamenti è possibile perseguire un processo di valorizzazione del patrimonio culturale materiale di Segariu e, in generale, di tutta l’Isola.

Valentina Frau (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

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