Serramanna - "Uomo del fare" che rivoluzionò Serramanna
Un'iniziativa pubblica per onorare l’ex sindaco Salvatore Nocco: Serramanna ha tributato venerdì sera, nell’aula consiliare del Comune il ricordo dell'ex primo cittadino, conosciuto come Tore, scomparso improvvisamente poco più di un mese fa, il 22 ottobre, all’età di 74 anni.
La commemorazione, a cui hanno partecipato i figli Efisio, Michele e Melania, e i nipoti, è stata definita dal sindaco di Serramanna Gabriele Littera come «un atto dovuto verso un amministratore storico della comunità serramannese», e ha da subito assunto un tono più familiare che formale, attraverso il racconto di coloro che con Tore Nocco hanno collaborato per molti anni, legati a lui da ideali comuni, profonda stima e amicizia.
Rimasto orfano in giovane età, cominciò a lavorare prestissimo per sostenere la famiglia. Per lavoro trascorse alcuni anni a Torino, dove si avvicinò agli ambienti della Cgil e della Fgci (Federazione Giovanile Comunista Italiana, l'organizzazione giovanile del Partito Comunista Italiano).
Rientrato a Serramanna ricoprì la carica di vicesindaco dal 1973 al 1975 e poi nuovamente dal 1975 al 1980, durante l’amministrazione di Giuseppe (noto Peppe) Zucca, e successivamente di sindaco, per due mandati consecutivi, dal 1980 al 1990.
Un uomo del fare è stato più volte definito dai presenti, tra cui Giovanni Littera, ex consigliere comunale, e l’ex sindaca Maria Porceddu; impegnato nella promozione del lavoro, nel sociale e nello sport, determinato a cogliere ogni occasione possibile di crescita per il paese, sempre pronto al dialogo e all’ascolto.
«Il nostro è un comune vivo - ha letto Efisio Nocco su un taccuino contenente alcuni appunti del padre - un comune che lavora e che dà lavoro, un comune, e ce ne vantiamo, che è d’esempio per tanti altri, anche più grandi del nostro, altro che fare chiacchere in Piazza Martiri».
Successivamente all'iniziativa pubblica, il figlio dell’ex sindaco ha commentato: «La giornata di venerdì è stata, per noi come famiglia, come un tuffo nel passato. Noi quelle cose evocate le abbiamo vissute ed è stato molto emozionante sentire le parole di chi con lui ha lavorato per quasi vent'anni per trasformare Serramanna. La proposta che è stata avanzata, di intitolargli una strada o altro, se andrà in porto sarà per noi motivo di orgoglio. È stata una giornata dura e commovente e la porteremo nel cuore, soprattutto i nipotini, che hanno potuto conoscere e apprezzare cose che non sapevano del loro nonno e che magari arricchiranno i loro percorsi di vita».
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Immagine in evidenza: un momento della commemorazione nella sala consiliare di Serramanna (Foto Fulvio Tocco)