Arbus - Sfide e valori di una ricerca scientifica dall'impronta femminile
La pluripremiata ricercatrice Serena Sanna è reduce da una clamorosa accoppiata di riconoscimenti in campo scientifico. Lunedì ha ritirato a Roma , nella sala della Protomoteca in Campidoglio, il premio Marcello Sgarlata alla ricerca, conferito ai ricercatori che si sono distinti per "il coraggio di far eccellere la ricerca nella propria terra mantenendo alti i valori di onestà e correttezza", e ieri ha ritirato all'Exma di Cagliari il premio Donna di Scienza in Sardegna, un riconoscimento attribuito a "figure femminili che abbiano contribuito a dare prestigio e avanzamenti alla Sardegna in campo scientifico".
Serena Sanna, arburese, classe 1980 è laureata in Matematica all’Università di Cagliari ed è una ricercatrice nell’ambito delle scienze biomediche e della genetica. Oggi è dirigente di ricerca presso il Cnr di Cagliari e docente presso l’università di Groningen, in Olanda.
«Sono onorata di avere ricevuto due premi - ha commentato Serena Sanna - dedicati a chi porta lustro alla propria terra, rispettando valori di onestà e rispetto del prossimo, nella scienza. Non di rado si sente dire che in Italia non si fa carriera nella ricerca se non si hanno corsie preferenziali, se non si accettano i favoritismi, o se si è troppo attenti al rispetto delle persone che lavorano con noi. Per non parlare poi del fatto di essere donna. Invece c è qualcuno che ce la fa, ed è un bene che questi premi funzionino da cassa di risonanza, per dare degli esempi da seguire. Io ce l'ho fatta e spero di ispirare altre e altri a lottare. Perché se oggi sono quell'una su mille ce la fa, confido sul fatto che le mie lotte possano fare strada ad altre donne scienziate, ma anche a tutti gli uomini scienziati che credono nei valori di onestà e rispetto, e li vogliono tenere solidi in Italia e in Sardegna. Un particolare grazie a chi ha camminato al mio fianco, a chi mi ha sostenuto nei momenti di difficoltà, fuori e dentro il lavoro, e non ultimo a chi ha lavorato e lavora con me in questo fantastico mondo della ricerca».
La ricercatrice arburese era già stata vanta un prestigioso curriculum di riconoscimenti: premiata dal Cnr nel 2003quale migliore giovane nella ricerca della biomedicina, nel 2008 ha ricevuto l'Eshg Young Scientist Award (Premio Giovani Ricercatori della Società Europea di Genetica Umana), a Barcellona, nella stagione 2008/2009 il premio Highlights Cnr per uno dei suoi articoli su qualificate riviste scientifiche (bissato anche successivamente, nell'edizione 2009/2010). Negli anni 2014, 2015 e 2016, 2017, 2018 è stata inclusa nella lista della Thompson Reuter World’s Most Influential Scientific Minds, dei ricercatori che hanno maggiormente influenzato l'avanzamento della ricerca nel proprio campo. Nel 2013, Ricercat@mente, dedicato al miglior giovane ricercatore Cnr, nel 2018 il premio Guido Dorso, dedicato alle personalità eccellenti del Sud Italia e nel 2019, il premio Scienza Madre Award, dell'istituto Spallanzani di Roma. Dal 2020 e’ parte del Club Top Italian Women Scientist (Tiws) che riunisce le più eccellenti scienziate italiane in campo biomedico.
Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: Serena Sanna dopo la premiazione all'Exma di Cagliari, assieme al marito Giancarlo e ai figli Eleonora e Giovanni. (Foto Salvatore Sanna)