Is Arenas, Casa di reclusione

 Arbus - Sardegna - Maria Teresa Errico al comando della casa di reclusione “Is Arenas”

Nuovo assetto organizzativo per i penitenziari dell'Isola. In una nota diffusa ieri, il sottosegretario alla giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, ha annunciato la nomina di cinquantasette nuovi direttori penitenziari, da destinare agli istituti del territorio nazionale che fino ad ora erano stati gestiti ad interim in attesa delle nomine dei dirigenti ufficiali.

L’interessamento del sottosegretario e dei deputati sardi Salvatore Deidda, Giovanni Satta, Barbara Polo, Antonella Zedda, Francesco Mura e Gianni Lampis ha portato, in Sardegna, le nomine di: Maria Teresa Errico, per la casa di reclusione Is Arenas, di Arbus, Vincenzo Lamonaca, per la casa di reclusione di Lodè Mamone; Veronica Poietti, per la casa di reclusione Paolo Pittalis, di Tempio Pausania; Marianna Madeddu, per la casa circondariale San Daniele, di Lanusei; Pietro Borruto, per la casa circondariale di Cagliari Ettore Scalas; Tullia Carra, per la casa di reclusione di Alghero Giuseppe Tomasiello.

Il conferimento dei nuovi incarichi si auspica possa rappresentare il superamento di un periodo di disagi da ricondurre, tra le altre concause, anche all’instabilità dei ruoli dei funzionari dirigenziali, responsabili della legalità dell’ambiente detentivo, nonché della sicurezza dei reclusi e del personale del Corpo di Polizia penitenziaria.


Nella giurisdizione territoriale di Arbus, la casa di reclusione Is Arenas è un presidio istituzionale di primaria importanza. La sua collocazione nel paesaggio arburese non solo garantisce la costante disponibilità delle materie prime dalle quali, grazie al lavoro dei detenuti, si ottengono le colture agricole e le produzioni di carne e formaggio, ma è altresì funzionale ai rapporti istituzionali con le comunità dei territori circostanti.

«La nomina della dottoressa Maria Teresa Errico - ha dichiarato il deputato arburese Gianni Lampis - rafforza la centralità delle politiche carcerarie nella programmazione esecutiva del governo Meloni, che intende procedere a un rinnovamento generale, a tutela della popolazione carceraria e del personale penitenziario. Il sottosegretario Delmastro - ha proseguito Lampis - è impegnato nella definizione di un’azione politica capace di valorizzare la funzione risocializzante della pena e, al contempo, di tutelare la professionalità degli agenti penitenziari, nella prospettiva di un aumento degli organici che possa avere riscontri positivi anche sul versante del sovraffollamento carcerario».
Dai concorsi in atto sono attese, per i prossimi mesi, 5700 immissioni di nuovo personale in tutta Italia.

Alessia Caddeo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

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