Turri, Villanovafranca, San Gavino - Nei tre comuni, dal 5 al 19 novembre, il festival "Strade dello Zafferano di Sardegna Dop"
Novembre: tempo di sagre gastronomiche tra le più prestigiose del Medio Campidano, il cui protagonista indiscusso è lo zafferano.
Sono tre i comuni che nei fine settimana dal 5 al 19 novembre ospiteranno il Festival Strade dello Zafferano di Sardegna Dop: Turri, Villanovafranca e San Gavino Monreale, i quali assieme rappresentano l’area di maggiore produzione in Italia dello zafferano e non a caso hanno costituito una rete organizzativa per la promozione dell'oro rosso.
La manifestazione è organizzata dalla rete dei tre comuni e sostenuta dalla Fondazione di Sardegna e dall'assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, con il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali.
A Turri, Villanovafranca e San Gavino Monreale la coltura dello zafferano è una presenza consolidata, un’arte tramandata di padre in figlio, con 45 ettari totali di terreno coltivati.
Tra le attività che caratterizzeranno i tre appuntamenti saranno proposte visite ai campi, laboratori del gusto, visite alla scoperta delle tradizioni e delle usanze.
Il primo appuntamento si terrà domenica 5 novembre a Turri, con un ricco programma che prevede l’apertura di stand con prodotti enogastronomici, mostre, degustazioni,e l'apertura al pubblico di antiche case.
«Nel nostro paese - ha raccontato il sindaco di Turri, Martino Picchedda - lo zafferano è sempre stata una coltura praticata e tutt’oggi gran parte delle famiglie turresi possiede un appezzamento di terreno coltivato a zafferano, per scopo alimentare al fine di impreziosire i piatti, ma anche per fini economici, considerato il suo apprezzato valore sul mercato».
Il Festival proseguirà il 12 novembre a Villanovafranca, con la seconda tappa.
«Il Festival Strade dello Zafferano di Sardegna DOP - ha ricordato Matteo Castangia, sindaco di Villanovafranca - nasce nel 2017 grazie all’unione dei tre comuni che hanno ottenuto la Dop sullo zafferano. Le tre sagre il cui filo conduttore è lo zafferano, mentre prima erano condotte separatamente, con questa manifestazione si legano e promuovono il prodotto Dop in modo unitario. In tutti i tre paesi della rete, ancora oggi la produzione e la raccolta dello zafferano vengono effettuate a mano, e durante la manifestazione i visitatori potranno scoprire e conoscere, direttamente dai racconti dei protagonisti, tutte le fasi della raccolta, della pulitura e dell'essiccazione».
A San Gavino, ultimo comune ospitante della manifestazione, di concluderà il Festival, il 19 novembre.
«Lo zafferano per noi - ha concluso Nicola Ennas, vicesindaco di San Gavino - simboleggia l’anima della nostra comunità, dove tutte le famiglie hanno un legame con questa produzione d’eccellenza».
Nel centro del Monreale, oltre a celebrare lo zafferano, in occasione dell’evento si terrà anche una visita guidata dei murales del paese, dove sarà raccontata ai visitatori la storia di ogni murale, le tecniche di realizzazione e le origini, a cura dell’associazione culturale Skizzo.
Rachele Casu (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata