Installazione a Gonnosfanadiga

 Gonnosfanadiga - Abbellire il paese donando nuova vita agli oggetti da buttare

Tecnicamente si potrebbe parlare di riutilizzo dei materiali post-consumo, più semplicemente l'iniziativa spontanea consiste nel prendersi cura di angoli del paese donando una seconda vita agli oggetti altrimenti destinati alla raccolta rifiuti.

Nascono così le opere un po' naïf di Antonella Floris. Si tratta di una passione ritagliata nel poco tempo libero lasciato delle giornate piene di tanti impegni, e che da poco ha prodotto una nuova installazione al al parco di Perd'e Pibera, a Gonnosfanadiga.

«Nasce tutto dalla mia fantasia - ha detto Antonella Floris - a cui piace immaginare di creare oggetti insoliti. Mi piace anche riciclare: magari da un oggetto che può essere insignificante può scaturire un nuovo utilizzo, un po' come dargli una seconda vita».

Sono proprio gli oggetti destinati a essere buttati che trovano così un nuovo ruolo, ricollocati sotto forma di riproduzioni di personaggi e scene, come quelle che si possono osservare al parco di Perd'e Pibera e in altri angoli del paese,a beneficio di tutta la comunità.

Le installazioni si ispirano a soggetti e scenari molto colorati che evocano l'immaginario delle fiabe: «Mi piace pensare anche ai più piccoli, realizzare qualcosa che possa costituire attrazione per i bambini. Nella costruzione mettiamo sempre molta attenzione alla sicurezza: non ci devono essere particolari pericolosi, pezzi che si stacchino o possano rendere rischioso avvicinarsi alle nostre creazioni» ha sottolineato Antonella Floris, che non utilizza il plurale a caso, visto che per realizzare le sue opere si avvale della collaborazione dell'amica Flaviana Concas.


«Abbiamo iniziato addobbando un albero di natale e da lì abbiamo realizzato un po' di oggetti nella piazza. Ultimamente abbiamo cercato di abbellire il parco di Perd'e Pibera. Abbiamo dato vita all'opera del ranocchio con il topo e più recentemente l'ultima creazione: da due tronchi con oggetti vari abbiamo ricavato una specie di abitazione, che ricorda le casette delle fiabe. Il mio sogno è di collocare questi oggetti in ogni piazza, per abbellire situazioni dove magari non c'è nulla».

I lavori svolti non hanno coinvolto solo le due protagoniste, ma si sono allargati alla comunità, dando un respiro collettivo a questa loro passione: «Tutto era iniziato con la prima creazione, esposta in un mio terreno sulla strada che porta a Perd'e Pibera e che saluta i passanti: Arturo lo abbiamo chiamato, dopo avere fatto votare i nomi tramite Facebook» ha ricordato Floris.

Anche il ranocchio e il topo collocati al parco ai piedi del Linas hanno un nome, scelto dalle persone attraverso una votazione sui social: «si chiamano Ralph e Geremia - ha spiegato Flaviana Concas - il ranocchio che legge una poesia al topo che ascolta. Nella creazione c'è anche l'apporto di un'altra persona, Barbara Serreli, che ha scritto appositamente la poesia che rende ancora più vitale la scena».

Alle due cittadine gonnesi piacerebbe fare ancora più, ma le criticità non mancano, a partire dall'approvvigionamento dei materiali per le costruzioni (vernici, viteria, ferramenta varia), i cui costi sono completamente a carico delle volontarie, per arrivare alla conservazione dei luoghi e delle stesse opere: «A me fa piacere che ci sia collaborazione nelle mie creazioni - ha concluso Antonella Floris - e chi si volesse aggiungere è il benvenuto. In ogni posto in cui posizioniamo le installazioni dobbiamo anche tenere pulito e in ordine, ma noi non possiamo garantire una presenza costante, e ci piacerebbe avere per questo un aiuto dal comune. Mi appello anche al rispetto delle persone e per fortuna, fino a ora, le opere che abbiamo posizionato non sono state vandalizzate».

Redazione Isp © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza e seguenti: diversi scatti delle opere installate Perd'e Pibera e nelle piazze del paese


Installazione a Gonnosfanadiga

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