Le vie del grano

 Segariu - Rilevante il contributo dei giovani alla sagra dedicata alla filiera del grano duro di Sardegna

Nella giornata di ieri, la Proloco di Segariu, in collaborazione con il Comune, ha organizzato la manifestazione Le vie del grano… Segui la spiga, un evento che unisce tradizione e cultura, attraverso la valorizzazione della filiera del grano duro di Sardegna.

La novità di quest’anno è rappresentata dall’impegno di una ramificazione dell’associazione: la Pro Loco Giovani. Il gruppo, composto da circa 20 persone, si è definito «orgoglioso della propria comunità» e, per questo, ha deciso di impegnarsi nella realizzazione di un’area creativa in piazza Antioco Garau, all’interno della quale sono stati somministrati prodotti locali, accompagnati dalle sfondo delle sonorità funk anni ’70-’80 di Maxime Catena, passando per le canzoni più contemporanee con Mino B e, per finire, il genere elettronico di dj K-laude e Dannytre.

L’evento, dal titolo Segui la spina, ha registrato un’affluenza di circa 2mila persone, tra le 16 e la mezzanotte. «Sono numeri - ha commentato il portavoce della Pro Loco Giovani, Daniel Vargiu - che hanno superato ogni aspettativa. Ci siamo posti l’obiettivo di trasformare Le vie del grano in un evento che coinvolgesse anche un target più giovane. Abbiamo cercato di sottolineare i nostri punti di forza e mostrarli in modo affascinante anche a chi potrebbe considerarli scontati. Le tradizioni possono essere coinvolgenti per tutte le generazioni e crediamo di averne dato la prova».

Entusiasta di quest’iniziativa anche il presidente della Pro Loco, Enrico Pusceddu: «Non è semplice trovare la collaborazione delle persone, ancora meno dei giovani quindi siamo contenti. È un orgoglio».

Segariu vanta circa 140 forni, custoditi all’interno delle abitazioni, sintomo di una vivacità dell’arte della panificazione in casa. Per l’occasione è stato possibile visitare i forni e assistere alla produzione di pane, pasta e dolci.

«Da questo potenziale - ha aggiunto Pusceddu - si potrebbero sviluppare tante idee, realizzare una microeconomia e combattere lo spopolamento. Stiamo, infatti, cercando una collaborazione con l’agenzia Laore».

A disposizione anche due guide turistiche che hanno accompagnato i visitatori alla scoperta del paese, offrendo la possibilità di visitare il nuraghe di Sant’Antonio, la chiesa campestre e il pozzo sacro, la località sa Mitza de S’arei, le chiese di San Giorgio e San Sebastiano, oltre ai cinque murales a opera dell’artista Lorenzo Muntoni.

Libera partecipazione anche ai laboratori del torrone, de su coccoi pintau (a cura di panificatori esperti e tecnici Laore), della ceramica e degli antichi mestieri, tra i quali cestini e sedie. Presenti anche hobbisti ed espositori.

«Queste iniziative - ha sottolineato Vargiu - dimostrano il potenziale di una comunità unita e appassionata. Celebrare le tradizioni locali e promuovere la cultura della propria zona sono atti di orgoglio e amore per il proprio territorio e, allo stesso tempo, occasioni per rafforzare il senso di appartenenza e condivisione. In un mondo in continua evoluzione, queste iniziative ci ricordano le radici che ci tengono saldamente ancorati alla nostra storia e ci danno l'opportunità di guardare al futuro con entusiasmo».

Redazione Isp © Riproduzione riservata

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