Giornata del rifugiato 2023

 San Gavino - Resoconto di "Agire l'accoglienza", l'incontro della comunità con le persone straniere ospitate nel territorio

A San Gavino si è celebrata il 20 giugno la Giornata Mondiale del Rifugiato con Agire l'accoglienza, una manifestazione con l'obiettivo di promuovere l'accoglienza e l'inclusione dei rifugiati e che ha coinvolto la comunità locale.

Una serata ricca di spunti e testimonianze che hanno messo in luce l'importanza di garantire una vita dignitosa a coloro che fuggono da situazioni di conflitto e persecuzione.
La serata ha preso inizio con un momento musicale offerto da alcuni ragazzi provenienti dal centro di accoglienza: un'esibizione che ha creato un'atmosfera di gioia e condivisione, dimostrando come la musica possa essere un grande collante per unire persone provenienti da culture diverse. Presente anche un banchetto animato da balli e canti dei ragazzi ucraini fuggiti dalla guerra e ospitati a Villacidro.

Successivamente, il pubblico si è spostato nella sala Pro Loco, in piazza della Resistenza, dove Rita Nannizzi, presidente della cooperativa sociale Alle Sorgenti Progetto A, di Villacidro, che gestisce il Sai (Sistema Accoglienza Integrazione) di San Gavino, ha parlato della ricorrenza, spendendo parole sull'importanza di fornire supporto e solidarietà ai rifugiati. «È importante per tutti - ha affermato Nannizzi - fare in modo che questi ragazzi possano vivere una vita dignitosa nel nostro paese e che vengano visti come una risorsa, non come un punto debole».

Nel corso della serata si sono susseguiti anche gli interventi intervenuti del sindaco di San Gavino Carlo Tomasi, dell'assessore ai Servizi sociali Bebo Casu e dell'assessora alle Pari opportunità Silvia Mamusa, che hanno ulteriormente sottolineato l'importanza dell'accoglienza e dell'inclusione dei rifugiati nella comunità locale, evidenziando come l'apertura e la solidarietà siano fondamentali per creare una società più giusta e inclusiva per tutti.

All'incontro ha preso la parola anche Don Pierangelo Zedda, il quale ha sottolineato l'importanza dell'accoglienza dal punto di vista religioso, ribadendo come il sostegno agli altri sia un valore fondamentale della dottrina cattolica. Intervenute anche Luisa Aru, insegnante di lingua italiana del Cpia, e l'arteterapista Giulia Serra, che assieme ai ragazzi del Sai ha realizzato un'esposizione di oggetti realizzati in terra cruda, evidenziando come anche l'arte possa rappresentare un mezzo di espressione e di integrazione.


Durante l'evento è stato proiettato il cortometraggio intitolato I viaggi della speranza, prodotto dall'associazione culturale Chen'e Sentidu e diretto da Tonina Fois Inconis. Il cortometraggio, realizzato con la partecipazione di alcuni ragazzi del Sai di San Gavino e partecipante al progetto Archivissima 23, ha raccontato attraverso immagini coinvolgenti ed emozionanti, il fenomeno dell'emigrazione in varie epoche e da prospettive diverse. «La trasposizione in immagini del docu-film - ha commentato l'assessora Silvia Mamusa - ci restituisce la sofferenza che i migranti patiscono nei loro viaggi, attraversamenti alla ricerca di un posto migliore, una nuova casa».

Durante la serata c'è stato spazio anche alla danza, con l'associazione Carovana e la sua direttrice artistica Ornella D'Agostino, che ha offerto una performance di danza su accomagnamento di musica africana.

La manifestazione si è conclusa con la proiezione di un video, accompagnato da musica, girato nelle campagne di Villacidro, dove i ragazzi ospiti del centro hanno avuto l'opportunità di imparare l'attività di raccolta delle olive e la produzione dell'olio presso il frantoio.

Red. Isp © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: un momento della serata

FacebookFollowersYoutube white Instagram white Twitter

 

 

WhatsApp

Appuntamenti di cultura, incontro, socialità

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
2
3
7
9
10
14
15
16
20
22
23
24
27
28
29
30
31

Medio Campidano in breve