Palazzo Orrù, Sardara

 Sardara - L'amministrazione è alla ricerca di finanziamenti per riqualificare due edifici storici

Nuovi spazi per biblioteca e associazioni grazie alla ristrutturazione di edifici storici esistenti: se ne è parato giovedì 15 giugno al Centro di aggregazione sociale di Sardara, durante un incontro di programmazione fra la Pro Loco e le associazioni locali, convocato per coordinare le varie iniziative future.

Nel corso dell'incontro, alla presenza del sindaco Giorgio Zucca, dell'assessore alla Cultura Antonio Mameli e dell'assessore al Bilancio Roberto Caddeo, è stato posto anche l'accento su un tema caro alle associazioni: il bisogno di spazi dove potersi riunire in autonomia ed eleggere possibilmente la sede legale.

«A Sardara - ha affermato in un suo intervento il sindaco Zucca - ci sono molti locali disponibili ma sono quasi tutti inagibili. Se le richieste di finanziamento avranno successo, dovremmo riuscire a sistemare l'ex Gil e anche il Palazzo Orrù di San Raimondo».

Si tratta, per il primo immobile, della ex Casa della gioventù littoria, struttura costruita nel 1937 durante la dittatura fascista e che nel dopoguerra funse da edificio scolastico, archivio e deposito comunale. Palazzo Orrù è invece un edificio storico del Diciannovesimo secolo, costruito di fronte alla chiesa di S. Antonio: per il recupero di questo immobile esiste già un finanziamento, di circa 80mila euro, ottenuto dalla precedente amministrazione.

Sul tavolo ci sarebbe anche un finanziamento previsto dal Fondo Piccoli Comuni a vocazione turistica, un fondo ministeriale riservato ai comuni con meno di 5mila abitanti e classificati dall’Istat (Istituto nazionale di statistica) come comuni a vocazione turistica: il finanziamento massimo è di 500mila euro, e potrebbe rendere possibile avviare i lavori di ristrutturazione e di riqualificazione degli immobili storici di Sardara.


In caso di recupero dei due edifici, nel corso dell'incontro, gli amministratori hanno ipotizzato un trasferimento della Biblioteca comunale al piano terra dell'ex Gil, lo stesso locale potrebbe altresì ospitare mostre e altri eventi culturali; casa Orrù è sufficientemente ampia per ospitare le associazioni, che avrebbero così un loro spazio autonomo.

Una soluzione che andrebbe anche a risolvere il problema delle barriere architettoniche che attualmente limitano le attività della Biblioteca, ospitata al secondo piano degli ex locali scolastici di via Manzoni, dove le persone con disabilità motoria non hanno la possibilità di accedere.

La riunione è poi proseguita con l'invito del presidente della Pro Loco, Fabio Loi, rivolto ai rappresentanti delle associazioni, ad esporre i programmi delle loro attività per i prossimi mesi, coordinandosi onde evitare eventuali sovrapposizioni.

Prima della conclusione, i ringraziamenti dell'amministrazione alle associazioni: «per l'attività svolta per il paese e a titolo volontario, affinché la comunità possa crescere ancora, creando ulteriori momenti di aggregazione e inclusione sociale».

Annarita Vacca © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: l'entrata di palazzo Orrù, a Sardara

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