;Ex sede Su Fazzoni

 Arbus - Tanta amarezza per l’atto vandalico ma l’attività non si ferma, anzi, diviene antidoto alla strada

C’è ancora tanta amarezza  per gli avvenimenti poco piacevoli subiti nella ex sede del gruppo, ma la parola d’ordine è continuare.
Il gruppo teatrale Su Fazzoni, nato nel 1982 e oggi quarantenne, dopo gli episodi di furti di materiale e devastazioni delle attrezzature, torna in campo addirittura rilanciando, con una novità: il Corso propedeutico ai corsi di recitazione in Lingua sarda a cura di Laura Deiana.

«Il nostro gruppo – ha raccontato Gigi Tatti, storico membro del sodalizio nonché autore delle numerose commedie – è nato tra amici, per divertirci. Sono tanti i nomi degli arburesi che in questi anni hanno collaborato con noi, dovrei elencare circa quaranta persone. Il nome nasce dal tonchio (un coleottero che si nutre di cereali e legumi, ndr). Il gruppo storico era formato da me, Giorgio Pani, Luigi Lampis e Franco Caddeo, con la prima commedia Torrendi a Ingurtosu, per una festa del Primo maggio, vennero a far parte del gruppo Viviana Onnis, Paolo Pusceddu, Caterina Pinna e Peppe Putzolu. Da allora il teatro ha coinvolto tanti arburesi. Abbiamo vinto numerosi premi: Rosa Pusceddu, Giorgio Pani e Giampaolo Atzori sono stati premiati come migliori attori nella rassegna teatrale di Guspini, Giampaolo anche nella rassegna di Serramanna. Prima del Covid, il gruppo ha vinto tutte le rassegne teatrali alle quali ha partecipato con la commedia Sa scala bianca».

Poi Gigi Tatti parla della ripresa delle attività dopo gli episodi poco edificanti subiti: «In questi anni abbiamo subito un furto nel 2016 e pochi mesi fa ci hanno distrutto tutta l’attrezzatura, oggetti secondo qualcuno, magari di poco valore ma che a noi ricordano la storia delle nostre commedie. Torniamo sul palco coinvolgendo i giovani: siamo molto felici di aver coinvolto la nostra compaesana Laura, una giovane esperta che ci permetterà di avere nuovi innesti in questa pianta che è il teatro. Inoltre ci prepariamo al ritorno sul palco con lo spettacolo per il quarantennale».


Quindi gruppo teatrale non si arrende ma, anzi, decide di provare a stimolare i giovani all’arte e alla positività: «L’idea di formare un gruppo di adolescenti e bambini - ha spiegato la presidente Viviana Onnis - nasce già nel 2010, sia per garantire una continuità all’attuale Gruppo Teatrale Su Fazzoni, sia per motivi legati al momento storico che oggi come allora vede spesso i nostri ragazzi smarrirsi per l’impossibilità di trovare un luogo nel quale esprimere le proprie emozioni. L’agognato progetto al quale era stato già dato il nome di Vieni via dalla strada venne pensato in primis proprio per quei ragazzi che hanno fatto e fanno della strada e de Is Gutunius il loro ricovero, con tutto quello che questo comporta. Gli anni scorsi ci hanno sottratto molto, ci hanno lasciati Vincenzo e Giampaolo, e abbiamo subito due furti uno dei quali molto importante. Inoltre il Covid ci ha tolto per tanto tempo l’opportunità di incontrarci e dare seguito ai nostri progetti e affrontare i problemi che ostacolavano la nascita del gruppo de Su Fazzoneddu e cioè l’impossibilità di garantire ai ragazzi e ai bambini un’accoglienza in spazi decorosi. Fino a qualche tempo fa il gruppo teatrale aveva a disposizione sedi anguste che non garantivano sicurezza neppure agli stessi componenti: si ripiegava su sedi di fortuna, le abitazioni dei componenti, pur di mettere su qualche spettacolo. Se tutto andrà come si spera, con l’impegno preso dall’amministrazione comunale, che ha dimostrato sensibilità, e accogliendo entusiasti la proposta di Laura Deiana che metterà a disposizione le sue competenze seguendo nel primo approccio al teatro i ragazzi e insegnando loro a gestire le emozioni sul palco, il nostro grande sogno potrà avverarsi. Vorremmo che il teatro possa fare la differenza nella nostra società, dove la rabbia e i sentimenti inespressi, possano trasformarsi in energia sul palcoscenico».

Così Laura Deiana, 30 anni, laureata alla facoltà di filosofia e lettere di Barcellona: «Il progetto relativo al laboratorio teatrale nasce a seguito del mio percorso di studi e dal desiderio di apportare qualcosa di innovativo all’interno della comunità arburese. L’obiettivo del laboratorio include la possibilità di apprendere le basi tecniche del teatro (dal movimento alla respirazione) per poi arrivare alla creazione di una messa in scena, andando a toccare ogni aspetto dello spettacolo».

 

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: l'edificio che ospitava il materiale e l'attrezzatura del gruppo di teatro

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