Camminata in rosa 2023

 San Gavino - Il ricavato sarà devoluto alla ricerca e all’acquisto di un ecografo

Una camminata per le vie di San Gavino Monreale per sensibilizzare sul tumore ovarico e celebrare l’importanza dell’agire insieme per la prevenzione e la ricerca.

È questo l’obiettivo dell'iniziativa organizzata per la giornata del primo maggio, dall’associazione Insieme si può, in collaborazione con l’Asd Atletica Podistica di San Gavino e il gruppo carnevalesco Rewind Carnival Group. Le quote di iscrizione raccolte saranno destinate all’Associazione Sarda per la Ricerca Oncologica Ginecologica Onlus oltre all’acquisto di un ecografo che l’associazione organizzatrice ha intenzione di utilizzare per svolgere programmi gratuiti di screening. Con la Camminata Rosa del 2023 vennero raccolti 3mila euro, devoluti all'Airc (Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro).

Il raduno dei partecipanti è previsto alle 9,15 al parco Rolandi, luogo da cui partirà la camminata ludico-motoria di 4 chilometri, a passo libero e non competitiva. Al termine della manifestazione, è previsto un Pasta party, occasione per i partecipanti di continuare a stare insieme e confrontarsi.


«Insieme si può - ha detto la fondatrice e presidente dell’associazione, Giusy Atzori - nasce ufficialmente nel 2022 ma abbiamo iniziato a confrontarci prima della pandemia da Covid-19. In questi anni, da gruppo di ascolto siamo diventate associazione: abbiamo organizzato la Camminata in rosa, iniziative di promozione sociale e raccolta fondi. Nel novembre 2023 siamo riuscite a donare due televisori al reparto di Oncologia dell’ospedale Nostra signora di Bonaria di San Gavino Monreale. Un gesto per affrontare la solitudine».

Secondo i dati del rapporto presentato al ministero della Salute I numeri del cancro in Italia 2022, il tumore ovarico colpisce, ogni anno, oltre 5mile donne: 50mila convivono con questa diagnosi. In Sardegna, si stimano oltre 120 nuovi casi annuali, la maggior parte dei quali passa inosservato alla diagnosi precoce e viene scoperto in fase avanzata, quando ha già dato metastasi.

«È un tumore silenzioso - ha spiegato Atzori - i cui sintomi non sono facilmente individuabili perché simili a quelli di altre patologie. Chiediamo controlli regolari e programmi di screening perché solo con una visita ginecologica che comprende l’ecografia transvaginale è possibile diagnosticare questa neoplasia. Inoltre, è importante investire sulla ricerca per scoprire nuove strategie, più efficaci».

Le donne che convivono con questa diagnosi attraversano un percorso oncologico fatto di paure, dubbi, fragilità e cambiamento, un contesto in cui il supporto psicologico risulta essere fondamentale per affrontare momenti complessi e sentirsi ascoltate.

«Stiamo allargando i nostri fronti e creando una rete con altre associazioni che si occupano di tumore ovarico: vogliamo dare voce a chi non l’ha più» ha concluso la presidente Atzori.

Valentina Frau (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: la "Camminata in rosa" del 2023

Di seguito: la locandina dell'iniziativa

Insieme si può, locandina

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