Segariu, Sa Spendula

 Segariu - Nuova pavimentazione, staccionate e punti luce per la sorgente "Sa Spendula"

Nel comune di Segariu, incastonata nel centro abitato, esiste un’area naturalistica che prende il nome dalla sorgente che la caratterizza: Sa Spendula.
L’amministrazione comunale, grazie a un finanziamento regionale di 300mila euro, ha provveduto alla messa in sicurezza del sito, che in seguito a fenomeni di dissesto e distacco di diversi massi, era stato dichiarato pericoloso e disposta l'interdizione all’accesso.

«Gli interventi - ha spiegato il sindaco di Segariu, Andrea Fenu - hanno riguardato, insieme, la messa in sicurezza e la valorizzazione dell’area. Sono state impiantate reti paramassi e realizzati muri per evitare la caduta di frammenti nella parte più bassa. I sentieri sono stati sottoposti a opere di pulizia, di sistemazione della pavimentazione, di posizionamento delle staccionate (ancora in corso) e dei punti luce».

Nell'area sono state inoltre messe a dimora nuove piante, così da alberare le zone più spoglie. «La valorizzazione - ha continuato Fenu - fa parte di una politica che mira a rendere fruibile un luogo di attrazione molto amato dal paese, per tanti anni rimasto chiuso».

La sorgente d’acqua naturale porta con sé una storia millenaria. Costruita in pietra squadrata, rimase la principale fonte idrica del paese fino agli anni ’50 del 1900, quando venne sostituita dalla rete idrica regionale.


Nel libro Segariu nella storia. Un viaggio nel passato, di Gianfranco Palmas, si narra che l’area scelta dal primo nucleo abitativo segariese (4000-3200 a.C.) fosse dovuto proprio alla presenza d’acqua della sorgente Sa Spendula.

Un altro riferimento storico interessante riguarda il periodo compreso tra il 1000 e il 1200 a.C.. Tra la strada che porta all’area Sa Mitza s’Arei e quella di Sa Spendula, sorgeva la chiesa di San Michele Arcangelo, interdetta al culto a fine 1700, sconsacrata e demolita nel 1805. La sua presenza fu attestata solo nel 1600 e successivamente citata dallo storico Vittorio Angius (Cagliari, 1797 – Torino,1862) nelle voci da lui curate per il famoso Dizionario degli Stati del Re di Sardegna.

L’oro blu che sgorgava dalla fonte, nel 1818, divenne oggetto di abuso feudale. Segariu, a quel tempo un paese di 522 abitanti, apparteneva alla baronia di Furtei, sotto la giurisdizione dei Sanjust spagnoli. Il barone di Furtei ordinò che, durante l’estate, l’acqua de Sa Spendula potesse essere prelevata dagli abitanti del paese limitrofo, scortati dai barracelli armati di fucile. Le richieste vennero rigettate.

Come riporta l’incisione sopra il foro d’uscita dell’acqua, nel 1870 venne realizzata la prima costruzione in muratura, lavoro ampliato nel 1921 quando, a causa dell’aumento della popolazione e alla conseguente maggiore richiesta di approvvigionamento di acqua, venne dotata di copertura, ampliata in altezza e larghezza, grazie all’operato del muratore segariese Francesco Curreli, per conto dell’allora sindaco Francesco Simbula.

Vittorio Angius,attorno al 1850, scriveva che Sa Spendula e Sa mitza de Pedru Pinna «Sono le uniche fonti di Segariu e danno acque ottime a bere», un privilegio ormai sbiadito a seguito dei lavori a monte delle due cave.

«Sa Spendula - ha concluso il sindaco Fenu - è uno dei luoghi più belli che abbiamo nel nostro territorio e, grazie agli ultimi lavori, ha riconquistato la possibilità di essere ammirata».

Valentina Frau (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza e seguenti: interventi realizzati alla sorgente Sa Spendula, a Segariu, e l’incisione che data la prima costruzione in muratura

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