Medico, foto simbolo

 Guspini - In una lettera con 800 firme, il Comitato aveva sollevato il problema della carenza di medici e avanzato proposte di soluzione

Tutelare la fruibilità delle prestazioni sanitarie sul territorio locale: questo l'obiettivo del Comitato spontaneo Uniti per difendere il diritto alla sanità, che si è recentemente costituito a Guspini.

In una lettera (il testo completo della lettera è visionabile in fondo all'articolo) recapitata all’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria, il Comitato, dopo aver raccolto l’adesione di 800 firmatari, ha denunciato i disagi legati alla riduzione del numero dei medici territoriali e delle loro disponibilità orarie.

Il fenomeno della carenza del personale medico è motivo di allarme su tutto il territorio nazionale. La problematica ha assunto dimensioni enormi, creando rilevanti disagi, sia sul versante delle cure ospedaliere, sia su quello dell’assistenza sanitaria alle famiglie, ai malati gravi e agli anziani.

In merito alla vicenda, Simona Cogoni, promotrice del Comitato, ha dichiarato: «Facciamo i conti con una realtà difficile, che non tiene più in considerazione l’aspetto umano della relazione medico-paziente. La carenza dei medici di base incide sui valori dell’empatia umana e della fiducia, che sono alla base della buona riuscita del programmi terapeutici».


Nella missiva, inviata all’assessore Doria, risulta che la Asl Medio Campidano stia cercando di approntare delle soluzioni organizzative, tuttavia non esaustive. Il dirigente sanitario territoriale, Francesco Ronchi, ha commentato: «Da vent’anni assistiamo al pensionamento dei medici senza il necessario reintegro del personale. Era lampante che una gestione di questo tipo, nel tempo, avrebbe condotto a esiti infausti. Il pronto soccorso e il reparto di chirurgia dell’ospedale di San Gavino sono in seria difficoltà per la carenza di personale medico specializzato. Non dissimile è la condizione in cui versa la medicina di base, per la quale è necessario pensare, seppure in circoscrizioni più ampie dei singoli comuni, a soluzioni di continuità più efficaci».

Al governo regionale, il comitato guspinese ha prospettato la possibilità di rendere illimitato l’accesso ai corsi di laurea in medicina, nelle facoltà di Cagliari e Sassari, nonché l’esigenza di prevedere figure amministrative, che gestiscano le incombenze burocratiche degli ambulatori, supportando l’attività dei medici.

L’assessore Doria ha risposto come segue alla lettera dei cittadini guspinesi: «L'accordo integrativo regionale (Air) è attualmente in fase di concertazione con le sigle sindacali di categoria e interverrà a sostegno delle attività dei medici di medicina generale. La legge finanziaria regionale ha previsto, inoltre: 20 milioni di euro, per garantire l’omogeneità dei livelli assistenziali su tutto il territorio; 7,5 milioni, per finanziare i ruoli docenti della nuova Scuola di specializzazione in pediatria e chirurgia pediatrica, che sarà attivata presso l’Università di Sassari; un milione di euro, per avviare un Master di I livello, necessario alla formazione di Infermieri di comunità, figure specializzate che diventeranno tasselli fondamentali nel nuovo assetto da conferire alla sanità territoriale».

Sugli accessi ai corsi di laurea, l’assessore ha dichiarato: «Siamo riusciti a implementare, di complessivi 150 posti, gli ingressi nei due atenei sardi». Infine, ha concluso: «In Italia, tra le altre ragioni, le condizioni retributive inferiori agli standard europei spingono i nostri medici a lavorare privatamente o spostarsi all’estero».

Alessia Caddeo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

La lettera del Comitato, inviata all'assessore Doria unitamente alle 800 firme raccolte

 

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