San Gavino - Medio Campidano La garanzia è arrivata dal vertice tra i sindaci, la Asl e l'assessore regionale Doria
Chiedevano risposte e risposte hanno ottenuto i 28 sindaci del Medio Campidano che martedì avevano formalmente lanciato il loro grido d'allarme sulla prevista chiusura del Pronto soccorso dell'Ospedale di Guspini chiamando in causa i vertici aziendali della Asl Medio Campidano e l'assessore alla sanità Doria.
Ieri, durante l'incontro effettuato nella sede Asl di Sanluri con l'assessore regionale e i vertici dell'azienda sanitaria, i sindaci hanno ottenuto rassicurazioni, sia pure temporanee, sul fatto che il servizio di Pronto soccorso continuerà a funzionare: «L'assessore ha riferito che insieme alla dirigenza della Asl sono state trovate delle soluzioni che consentono di mantenere aperto il pronto soccorso di San Gavino 24 ore su 24. Le soluzioni temporanee messe in campo diverranno definitive in attesa della conclusione dei nuovi concorsi per il reclutamento di nuovi medici» hanno scritto i sindaci in un nuovo comunicato.
Oltre a informare la cittadinanza dell'intesa raggiunta, i primi cittadini hanno commentato l'esito della vicenda: «I sindaci esprimo soddisfazione per il risultato raggiunto e per l'attenzione dimostrata dall'assessore e dai vertici della Asl, che hanno raccolto le sollecitazioni e capito le preoccupazioni dei sindaci dell'intero territorio. I sindaci, consapevoli della carenza strutturale di medici, hanno chiesto strategie preventive per evitare che queste situazioni di precarietà si verifichino nel prossimo futuro. Hanno sottolineato inoltre l'importanza di mantenere alta l'attenzione per il territorio e hanno concluso affermando il loro impegno a vigilare affinché i servizi sanitari ospedalieri e del pronto soccorso non subiscano riduzioni quantitative e qualitative, proponendo anche venga messa in atto una strategia per il futuro in vista dell'apertura del nuovo ospedale».
Le soluzioni individuate per tamponare le criticità legate alla carenza di personale del Pronto soccorso comprendono il coinvolgimento di medici provenienti da altri reparti, il triage infermieristico (l’attribuzione dell’ordine di trattamento dei pazienti sulla base delle loro necessità di cura e delle risorse disponibili, ndr) e l'apertura notturna garantita dal supporto dei medici dell'Areus 118.
È tuttavia evidente che la coperta è sempre più corta e non potrà offrire riparo a lungo per chiunque: servono soluzioni strutturali, organizzative ed economiche, il contrario di quanto si prevede sulla base degli insufficienti stanziamenti previsti dalla manovra economica del Governo nazionale.
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