Depressione

 San Gavino - L’impatto del distanziamento sociale e dell’isolamento sulla salute mentale delle persone

L'isolamento e i timori legati alla pandemia hanno innescato un aumento di stati ansiosi, stress, depressione: dei traumi sociali del “male oscuro” innescato dal Covid si parlerà a San Gavino nel convegno La depressione sotto la pressione del covid.

L’incontro, patrocinato dal Comune di San Gavino, è organizzato dall’associazione Amore universale trasversale sotto la direzione scientifica della dottoressa Jeanne Thérèse Sanna, dirigente medico psichiatra del Csm (centro di Salute mentale Sanluri - San Gavino Monreale). L'appuntamento è per sabato (16 ottobre) , in occasione della Giornata europea sulla depressione 2021 promossa dall'associazione Eda Italia Onlus, al Parco Rolandi, dalle 15,30.

Informare, condividere testimonianze ed esperienze ma soprattutto combattere lo stigma e il pregiudizio che spesso si abbatte sulle persone affette da una malattia mentale: questi gli obiettivi principali dell’iniziativa.
Secondo i dati rilasciati lo scorso 8 ottobre sulla rivista Lancet, nel 2020 si è registrato, a livello mondiale, un incremento di circa il 28% dei casi di depressione maggiore (pari a 53 milioni di casi in più) e del 26% dei disturbi d’ansia (76 milioni di casi in più) direttamente riconducibili alla pandemia da Covid-19.

Inevitabile, dunque, riflettere sull’impatto che il distanziamento sociale e l’isolamento prolungato hanno avuto sulla salute mentale delle persone e, alla luce di questo, una parte dell’incontro sarà dedicata alla lettura di testimonianze, racconti brevi e poesie sul tema vicende e vissuti al tempo del covid.


«L’obiettivo di questi convegni - ha spiegato la dottoressa Sanna - che dal 2017 portiamo avanti come Csm, è quello di focalizzare l’attenzione oltre che sulla patologia, su un altro aspetto che spesso sembriamo non cogliere e cioè la parte funzionale e funzionante delle persone affette da depressione o da un disturbo mentale: non tanto sul loro stato di malessere, perché non è la malattia a identificarle o a determinare cosa riescono o non riescono a fare. Anche per questo è fondamentale il coinvolgimento della comunità, delle associazioni che offrono la loro collaborazione, degli utenti e dei familiari, perché è importante fare conoscere tutti i risvolti della malattia».

La depressione non risparmia neanche gli adolescenti: secondo l’ultimo rapporto Unicef, più di 1 adolescente su 7, tra i 10 e i 19 anni, convive con un disturbo mentale diagnosticato, e il 40% delle diagnosi sono rappresentate proprio da ansia e depressione. Un motivo in più per cercare di coinvolgere tutte le fasce di età e sensibilizzare su quanto sia importante prendersi cura della propria salute mentale: «nonostante il Csm si occupi di pazienti dai 18 anni in su, è importante che anche i più giovani partecipino a questo genere di iniziative perché spesso prevale la paura di cercare aiuto o di rivolgersi ai centri che si occupano di salute mentale, o si tende a farlo quando ormai non se ne può più fare a meno. Questo può dipendere dalla paura, ma anche dal pregiudizio di ciò che non si conosce, o dal pensare, sbagliando, che una patologia psichiatrica non sia una malattia vera e propria e non necessiti delle stesse attenzioni di una qualsiasi altra patologia», ha concluso la dirigente del Csm.

Il convegno sarà presentato da Massimiliano Nevisco, presidente dell'associazione Amore universale trasversale, e potrà essere seguito anche online, sulla pagina Facebook dell’associazione.

 

Sabrina Abis © Riproduzione riservata

Di seguito, locandina del convegno

 

Locandina

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