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Vigneto Santu Domini

 Arbus - Linas - Un ciclo di incontri per lo sviluppo della filiera vitivinicola locale

Per gli appassionati del mondo del vino è un'occasione da non perdere: dal prossimo 3 dicembre prenderà il via, tra Arbus e il territorio del Linas, una serie di incontri informativi e divulgativi sulla coltura del vigneto. Il percorso si articolerà in tredici appuntamenti teorico-pratici e offrirà anche un approfondimento sulle tecniche di vinificazione e di analisi sensoriale dei vini.

Il progetto, promosso e finanziato dall’agenzia regionale Laore, in collaborazione con la Pro loco di Arbus e il Gal Linas Campidano, intende divulgare le conoscenze del settore tra i produttori e i trasformatori di vini domestici locali, anche nella prospettiva di offrire al territorio nuove opportunità di crescita.


Le lezioni teoriche si terranno ad Arbus nella sala riunioni del Museo Corda Arti e Mestieri antichi della Sardegna, mentre le lezioni pratiche si svolgeranno in alcuni vigneti del territorio del Linas.

«L’entusiasmo dei viticoltori locali - ha commentato il responsabile per lo sviluppo delle filiere vitivinicole di Laore, Marcello Perra - deve essere accompagnato da un’azione di aggiornamento tecnico sia in campo sia in cantina, per cui abbiamo promosso percorsi di formazione agronomica ed enologica che favoriscano lo sviluppo di una filiera imprenditoriale locale. Il riconoscimento della Doc Campidano di Terralba alla produzione locale di uve da bovale - ha aggiunto Perra - testimonia che anche alcune aree del Linas, compreso l’arburese, essendo caratterizzate da coste e basse colline battute dal vento proveniente dal mare, hanno il vantaggio di potere sfruttare il flusso della salsedine per conferire ai vini un’ottima sapidità».

Non è stata casuale la scelta dei locali che ospiteranno l’iniziativa: «Il Museo Corda - ha spiegato il proprietario, Antonio Corda - tra le arti e i mestieri antichi della Sardegna, racconta il lavoro del vignaiolo attraverso un’esposizione di attrezzi storici della professione, ovvero le tinozze, la macina, il torchio, le botti di legno, gli imbuti e gli imbottigliatori che nonostante l'evoluzione delle tecnologie, sono ancora gli oggetti più utilizzati per la vendemmia».


Parteciperanno all’iniziativa in qualità di iscritti anche Giampaolo Caddeo, vincitore del II Concorso enologico Su binu de domu, tenutosi all’interno della IV edizione della rassegna Vigne e Cultura, e Italo Corda che, nella stessa manifestazione, ha ottenuto una menzione speciale per la sua attività di produttore e trasformatore di uve a bacca rossa del tipo Cannonau.

«Fin da bambino - ha ricordato Giampaolo Caddeo - il periodo della vendemmia per me era magico. Le giornate trascorrevano in un clima festoso, di cui ricordo ancora i profumi del vino e dell’arrosto e la felicità di stare insieme».
Nonostante il vecchio vigneto di famiglia, colpito nei primi anni Duemila da un incendio, sia divenuto incoltivabile, l’hobbista arburese ha prodotto un vino rosso dalla trasformazione di uve miste acquistate, mentre continua a sognare di potere reimpiantare, un giorno, la sua vigna.

Le iscrizioni sono aperte fino al 2 dicembre, per un massimo di 60 posti.

Alessia Caddeo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: il vigneto dell'azienda vitivinicola Santu Domini, di Giovanni Atzeni, ad Arbus

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Appuntamenti di cultura, incontro, socialità

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