Medio Campidano - Sardegna - Aumento dei costi, burocrazia asfissiante e una Pac da riscrivere
Nonostante le basse temperature di stagione, si surriscalda il mondo agricolo: anche dal Medio Campidano allevatori e agricoltori scendono in piazza per manifestare il malcontento.
Una burocrazia che strozza le aziende, aumenti della materie prime e una politica europea agricola comunitaria insoddisfacente, la concorrenza sleale di prodotti provenienti da altri Paesi e la mancanza di controlli adeguati alla sicurezza alimentare, sono i motivi della protesta.
La situazione è degenerata quando nemmeno i premi comunitari, che sarebbero dovuti arrivare a novembre, sono stati posticipati da Argea (l’organismo pagatore sardo) per anomalie di sistema e verifiche ; sono più di 12mila le aziende che attendono i pagamenti. La scellerata scelta da parte di Bruxelles di non inserire nelle domande del 2023 il comparto ovicaprino nell’eco schema 1 titolo 2 della Pac (per esempio le premialità previste dalle Politiche Agricole Comunitarie per la riduzione dell'utilizzo di farmaci, ndr) ha creato un’ingiustizia senza precedenti.
L’Europa sembra non voler ascoltare le esigenze del comparto, e invece di aiutare le aziende ad aprirsi verso un mercato competitivo ha chiesto di diminuire del 20 per cento la produttività. Una visione contorta della situazione attuale che inficia negativamente sul reddito e soprattutto sul futuro prossimo del comparto agricolo.
Futuro incerto quello delle campagne, anche le politiche di incentivo per il ricambio generazionale hanno fallito, i contributi per il primo insediamento, o per rilevare l’azienda di un genitore, hanno subito forti ritardi.
La protesta, organizzata dal Movimento Pastori Sardi e dal Movimento Riscatto Agricolo, è partita martedì mattina da Cagliari con il presidio davanti al molo dogane del porto e si sposterà nei prossimi giorni nelle altre città sarde, poi partirà alla volta di Roma per incontrare il ministro alle Politiche agricole Lollobrigida.
Intanto anche un’altra fetta del mondo agricolo ha in programma una simile iniziativa: il Centro Studi Agricoli ha organizzato una manifestazione per il 12 febbraio, alle 11, davanti alla sede di Argea a Cagliari e in tutte le altre sedi regionali (Sassari, Nuoro, Iglesias e Oristano). Nelle rivendicazioni, anche le calamità della lingua blu e della peste suina, l’annosa situazione dei prodotti agricoli venduti a prezzi non remunerativi e i ritardi nell’erogazione dei fondi comunitari.
Stefano Cruccas (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: agricoltori in protesta a Cagliari (foto Gianni Floris)