San Gavino - Il Comitato Promotore ha concluso la sua attività: costituito ufficialmente il Distretto
Il Comitato Promotore del Distretto ha concluso la sua attività, iniziata nel settembre 2020, e il Distretto BioSlow della Sardegna è ora costituito ufficialmente, con la forma giuridica dell’associazione.
La rete BioSlow, con l’approvazione della legge istitutiva dei Distretti del Cibo è stata protagonista nel proporre e promuovere la costituzione dei nuovi Distretti in diverse regioni italiane fra cui anche la Sardegna.
La sede del Distretto è stata individuata a San Gavino, presso il Gal Campidano (Gruppo di azione locale).
Il fondatore di Italia Bio, l'organizzazione promotrice dei Distretti, Ignazio Garau, ha commentato l'importanza della collaborazione del neonato Distretto sardo con gli altri della rete (Piemonte, Lombardia e Liguria) in merito alla filiera distributiva e al turismo rurale: «Il collegamento con realtà nazionali con cui stiamo collaborando è sicuramente un motivo di interesse per i produttori sardi, che hanno necessità di costruire relazioni e collaborazioni con realtà di mercato esterne alla nostra isola. L’apprezzamento per la Sardegna, per la sua ospitalità, per le sue bellezze e la sua storia, per la qualità dei suoi prodotti enogastronomici è molto evidente nel nord Italia, anche grazie alla testimonianza di forti comunità di sardi che sono insediati in quei contesti da anni».
L'obiettivo primario del Distretto è raggiungere una sostenibilità generalizzata, al cui centro si trovino il territorio, le sue risorse e gli attori economici che lo animano. L’adesione al Distretto BioSlow è aperta a tutti i produttori che condividono la scelta e l’impegno di coniugare economia ed ecologia, promuovendo uno sviluppo sostenibile nel proprio territorio, ispirato a finalità sociali ed etiche (come l'inclusione sociale), per garantire la sicurezza alimentare, promuovere le produzioni tipiche, diminuire l’impatto ambientale, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio.
Al progetto hanno già aderito numerose aziende agricole, fra cui quella di Giuseppe Bullegas (Narcao): «Penso che BioSlow Sardegna rappresenti un’opportunità straordinaria per il territorio. Non solo promuove pratiche agricole sostenibili e la conservazione delle tradizioni locali ma favorisce la coesione sociale e l’integrazione economica. Quest’associazione incarna i valori della qualità, della responsabilità ambientale e della valorizzazione del patrimonio culturale, offrendo un modello di sviluppo che guarda al futuro senza dimenticare le radici del passato. BioSlow - ha concluso l’imprenditore - è sinonimo di crescita in armonia con l’ambiente e prosperità condivisa».
Anche il vicesindaco di San Gavino, Nicola Ennas, con delega all'Agricoltura, si è detto entusiasta del progetto: «Come assessore comunale competente non posso che evidenziare quanto tutte le azioni che portano ad una valorizzazione del territorio siano positive e apprezzate. La necessità e l’auspicio per una maggiore efficacia è quella del coinvolgimento di tutte le parti sociali che operano nel territorio e nei settori di pertinenza».
Il prossimo incontro tra soci organizzato da BioSlow è in programma per il 21-23 Marzo a Torino.
Alessia Vacca © Riproduzione riservata
Immagine in evidenza: la sede del Distretto Bioslow, presso il Gal Campifano a San Gavino (foto concessa).