Consorzio Industriale

 Villacidro - Intervista al presidente dimissionario del Consorzio Industriale di Villacidro, Nicola Pirina

Era fine marzo quando Nicola Pirina, cagliaritano, quarantasettenne con studi da giurista e un’esperienza da manager nel campo delle strategie di sviluppo territoriale, saliva alla presidenza del Consiglio di amministrazione del Consorzio Industriale di Villacidro, delegato dal sindaco Federico Sollai. Il 30 novembre Pirina ha rassegnato le dimissioni da presidente del Cda rimettendo la delega nelle mani del sindaco.

Queste le sue parole sulla scelta, nel giorno in cui si è recato a Villacidro per i saluti ai dipendenti e allo staff del Consorzio Industriale.

«Dedicherò al Consorzio tutto il tempo necessario» aveva promesso al suo arrivo: cosa è successo nel frattempo?

L'ho fatto, fino a pochi giorni fa, quando un importante mutamento nell'assetto delle mie aziende ha fatto venire meno questo presupposto e per un nuovo impegno di lavoro non posso più dedicarmi come ho fatto in questi otto mesi alle esigenze dell'Ente. Presiedere un'istituzione pubblica è stata una esperienza costruttiva ed entusiasmante. Ringrazio il sindaco di Villacidro per la fiducia che ha riposto in me, così come tutti gli altri membri del Cda, i dipendenti e tutte le persone che ho conosciuto e che ci hanno sostenuto i questo breve mandato.

I ringraziamenti accompagnano spesso le dimissioni e a volte sviano l'attenzione dai problemi ...

La verità è che non c'è stato proprio nessun problema con lo staff del Consorzio. Il direttore generale, nominato nel maggio scorso (Simone Rivano, ndr), è una figura di altissima professionalità, in forza al Civ a tempo pieno, come non accadeva da diversi anni. Tutti i dipendenti, con energia, quotidianamente, hanno dato gambe alle linee di indirizzo e all'amministrazione ordinaria dell'ente: ieri sono stato a Villacidro per salutarli ed è stato un distacco doloroso, anche commovente.

Però il Consorzio è guidato da un Cda e deve rendere conto ai suoi soci ...

Il Cda è sempre stato coerente e produttivo, così come l'Assemblea dei soci: non abbiamo avuto mai difficoltà con il comune di Villacidro né con la provincia del Sud Sardegna e la Camera di commercio, che la costituiscono. In questi otto mesi il Cda ha lavorato decisamente sodo, lo dimostra anche il fatto che abbiamo prodotto più di settanta delibere: è evidente che questo è possibile solo in presenza di lavoro di squadra e unità di intenti. Rapporti che si sono concretizzati in azioni di politica industriale: in questi mesi c'è stata la riapertura di un'impresa che aveva chiuso, ci sono stati ampliamenti di imprese che erano già insediate, abbiamo avuto diversi incontri con industriali veri per ascoltare le nostre linee di indirizzo e capire le tempistiche e le modalità per potersi insediare.


Le questioni legate a Villaservice e Keller quanto hanno pesato sulla sua decisione di lasciare il Consorzio?

Zero, nel senso che nessuna di queste criticità è alle base delle mie motivazioni. Anzi, sono desolato di non poter proseguire nel tentativo di ricomporre queste spinose questioni. Così come mi dispiace di non avere concluso il percorso sulle cinque priorità infrastrutturali che avevo dichiarato di volere affrontare. La strada è però stata imboccata, l'infrastruttura digitale è andata a compimento sotto la mia guida e ora il Consorzio è dotato di Internet ad alta velocità con fibra ottica, così come è stata avviata l'infrastruttura culturale: oltre a essere intervenuti sulla comunicazione con logo, immagine coordinata, nuovo sito e la newsletter, abbiamo dato vita al piano degli eventi, ne abbiamo realizzati sette, che stavano iniziando a piacere molto alle aziende, non solo del territorio. Sono certo che su questo ci sarà una pronta e fisiologica continuità.

Cosa si sente di consigliare a chi prenderà il suo posto?

Quello che serve al Consorzio sono figure che a tempo pieno e con energia si dedichino alla causa. Perché parallelamente al tentativo di portare avanti delle linee di indirizzo, serve affrontare anche la quotidianità, oberata dalla gestione di tutte le questioni che ci sono da sistemare, come in tanti altri enti. Al Medio Campidano, come in altri territori, a prescindere dall'ente in questione, serve energia e abnegazione per affrontare con pazienza la soluzione dei problemi e per spingere sui processi di cambiamento e sviluppo. Per fare questo serve infondere fiducia e condividere bene le informazioni, stare coesi e procedere a tutela del bene delle persone, unico motivo per cui si accetta di essere al servizio della comunità. Sono certo, confortato anche dagli scambi avuti con il sindaco di Villacidro, in sintonia su questi presupposti, che il suo nuovo delegato condividerà questa impostazione: sarà un passaggio di testimone all'insegna della continuità sul percorso tracciato in questi mesi.

Marco Cazzaniga (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © riproduzione riservata

immagine seguente: Nicola Pirina

Nicola Pirina Industriale

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