Sanluri, veduta dal castello

 Sanluri - Urpi scrive al ministero delle Imprese per ottenere la copertura completa

«I lavori per portare la fibra ottica a Sanluri devono coprire tutto il centro abitato: non vogliamo che ci sia una cittadina di serie A e una di serie B». Ha commentato così Alberto Urpi, sindaco di Sanluri, la lettera di protesta inviata al al ministero delle Imprese e a Infratel Italia, la società che gestisce i fondi del bando nazionale per la realizzazione della rete in fibra ottica a banda ultra larga.

Il sindaco di Sanluri segnala l'insoddisfazione sulle modalità dell'intervento e chiede con forza che venga risolta un'insostenibile disparità di trattamento tra cittadini e attività facenti parte dello stesso paese.

La questione riguarda gli interventi per realizzare una rete di connessione ultraveloce a Sanluri, nell’ambito del Piano Italia 1 Giga , un’iniziativa che rientra nella Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga ed è finanziata per il 70% attraverso i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e per il restante 30% da investimenti del Gruppo Tim.


«Questa Amministrazione - si legge nella lettera di protesta - rileva, con rammarico, che le utenze interessate sono appena 1800, a fronte di circa 4.500 numeri civici: appare evidente l’incongruità dell’intervento, che penalizza la maggior parte della popolazione».

I lavori, con eccezione del centro storico, per il quale esistono una serie di vincoli che non consentono il loro svolgimento, dovrebbero riguardare tutto il resto del territorio di Sanluri e non essere invece portati a termine a macchia di leopardo.

«A Sanluri - ha spiegato Urpi - sono state stanziate delle risorse in maniera del tutto arbitraria per questi lavori sulla fibra ottica, e ora che stanno per essere ultimati ci siamo resi conto che coinvolgeranno la metà delle unità immobiliari e non tutte. Siamo di fronte a una situazione di disparità intollerabile, con case che avranno la fibra ottica ultraveloce e altre, magari dirimpettaie, che non l'avranno».


Da questa considerazione è partita l'iniziativa, che ha lo scopo di chiedere chiarimenti e soluzioni, al fine di ottenere un trattamento equo per tutto il paese.

«Abbiamo chiesto con forza al ministero e alla società che gestisce il bando nazionale, su quale base sono stati scelti solo alcuni numeri civici, perché vogliamo una conformazione della cittadina che sia unitaria. È una richiesta effettuata con forza, e non ci fermeremo fino al raggiungimento di una soluzione» ha concluso Urpi.

Redazione Il Sardington Post © riproduzione riservata

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