Elezioni regionali, Alberto Urpi

 Elezioni regionali - Alcune domande al rappresentante regionale di Sanluri

Con l'ufficializzazione dei dati definitivi del voto del 25 febbraio scorso, comunicata ieri dall'Ufficio centrale elettorale in Corte d'appello a Sassari, il Medio Campidano si vede rappresentato in consiglio regionale da tre consiglieri, due di maggioranza e uno di minoranza.
Oggi abbiamo intervistato uno di loro: Alberto Urpi, sindaco di Sanluri, candidato con la coalizione che sosteneva lo sconfitto Paolo Truzzu.


Come giustifica la sconfitta del candidato Paolo Truzzu, sostenuto dalla vostra coalizione, nonostante la frammentazione del fronte opposto, che ha portato quasi il 10 per cento dei votanti a votare Soru e Chessa?

«Le elezioni si vincono e si perdono e in Sardegna c’è sempre stata l’alternanza. Noi, come coalizione, abbiamo cercato di rinnovarci ma sempre mantenendo l’unità. Abbiamo perso di poco: evidentemente, è stata più forte la voglia di alternanza rispetto alla giunta precedente e alla nostra proposta di una coalizione rinnovata, che andava in continuità. Io, da sindaco, ero entusiasta di fronte alla possibilità di candidarmi con un altro sindaco, Paolo Truzzu; inoltre, anche io sono un sindaco dei cantieri perché Sanluri è stata una cittadina che, per essere trasformata e migliorata, ha vissuto tanti lavori cantieristici e non rinnego nessuna scelta. Se Truzzu ha perso a Cagliari per la questione dei cantieri, io credo che qualcuno, più avanti, capirà i miglioramenti apportati. Questa, tuttavia, è una valutazione a latere. Io, a Sanluri, avevo Soru come candidato ma, siccome il sindaco è stato apprezzato, abbiamo stravinto. Storicamente, sono il più votato del Medio Campidano: ho preso 3800 voti più circa 200 solo sul simbolo nel comune di Sanluri».

Lei, seppure nella minoranza, rappresenterà il Medio Campidano in Consiglio regionale. Come intende fare pressione affinché ci sia un occhio di riguardo per il territorio?

«Io sono abituato a fare politica per costruire. Ho vinto le elezioni e non mi ci vedo all’opposizione a fare la scimmia urlatrice. Andrò lì per portare risorse, sviluppo e crescita nel territorio, non solo per criticare quando si sbaglia. Le persone mi hanno affidato questo ruolo e mi sento sulla schiena questa responsabilità. C’è da dire che vengo eletto grazie anche allo sforzo degli altri candidati del mio partito: Michela Dessì, Pietro Paolo Raccis e Milena Lussu».

In campagna elettorale, ha sostenuto che quello di Sanluri fosse l’esempio concreto per dare fiducia alla vostra coalizione. Quali sono i successi che potete vantare?

«Noi abbiamo amministrato Sanluri non solo per i sanluresi ma anche per i comuni limitrofi. Qui trovano sfogo tutte attività e servizi pubblici importanti: abbiamo realizzato una piscina, il palazzetto dello sport; abbiamo organizzato una stagione teatrale finanziata dal Ministero e il Festival Sanluri Legge. Abbiamo musei che registrano 19mila biglietti l’anno. Investiamo e diamo locali pubblici per servizi come il Centro per l’impiego, il Plus, il giudice di pace, la caserma dei carabinieri, le nostre zone industriali. Abbiamo lavorato per far sì che Sanluri fosse una risorsa alle imprese, alle associazioni, alle famiglie del territorio, perché ci siamo resi conto che siamo in una provincia di 28 comuni di 90mila abitanti e non è ammissibile pensare solo al proprio comune. Sanluri è il polo dei servizi pubblici e in questo modo non c’è bisogno di andare a Cagliari per usufruire dei servizi: è così che si contrasta lo spopolamento. A Sanluri si contano 9mila abitanti ma, dopo le prime ore del mattino, siamo 14mila. A livello regionale, servono luoghi in cui funzionano bene servizi come la connessione internet, il risparmio energetico, gli impianti aziendali. È necessario accogliere investimenti e investitori affinché non si verifichi la decrescenza del territorio. Inoltre, a livello regionale, bisogna fare norme per far sì che i medici di famiglia e pediatri, ad esempio, siano presenti nei comuni senza necessità di spostamento, leggi che riguardino il tessuto produttivo, l’istruzione, gli asili nido».

A tale proposito, intende portare avanti la sua attività di sindaco del Comune di Sanluri? Come ha intenzione di conciliare i due impegni?

«È la prima volta che faccio il consigliere regionale quindi potrò constatarlo solo dopo essermi cimentato nell’incarico. Prima facevo il Capo di Gabinetto di un assessorato (all'Industria, ndr) e, contemporaneamente, il sindaco; questo perché non sono l’uomo solo al comando. Ho una squadra di persone, consiglieri, assessori e dipendenti, che mandano avanti la macchina e io, grazie al lavoro di tutti, ho la possibilità di fare il direttore d’orchestra di un gruppo che funziona. Porterò avanti questo impegno, certo del fatto che ho una forte squadra alle spalle. Sono contento del risultato, frutto di tanto impegno».

Valentina Frau (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata


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