Elezioni regionali, Paolo Truzzu

 Elezioni regionali - Sette domande al candidato della coalizione di centrodestra

Paolo Truzzu, nato a Cagliari nel 1972, è candidato alla presidenza della Regione con la coalizione di centrodestra formata da nove liste: FdI, FI, Lega, Psd'Az, Riformatori Sardi, Sardegna al Centro 20Venti, Udc, Alleanza Sardegna-Pli, Dc di Rotondi.

Cosa si aspettano i sardi dal prossimo governo regionale dopo i cinque anni guidati dal governatore Solinas?

«I sardi si aspettano concretezza negli investimenti, sviluppo economico e opportunità, sopratutto per i giovani».

Il territorio del Medio Campidano è in coda alle statistiche per reddito pro capite e indicatori di qualità della vita: come invertire la tendenza?

«Il Medio Campidano ha enormi potenzialità: agricoltura di qualità, ambiente, paesaggio. Dobbiamo sostenere le filiere produttive, insistere sulle infrastrutture e su un turismo rispettoso dell'ambiente. Ci batteremo per la difesa dei più bisognosi e delle famiglie».

I cittadini sardi stanno vedendo giorno dopo giorno dissolversi il sistema sanitario pubblico. Cosa intende fare, concretamente, per garantire un vero diritto alla salute per tutti?

«Nessuna riforma drastica. Intendiamo rafforzare la rete territoriale e la medicina di prossimità. Quanto alle borse di studio, sono convinto che debbano essere destinate solo ai sardi. Con la costruzione del nuovo e unico ospedale in Sardegna, peraltro, il Medio Campidano potrà garantire un servizio ospedaliero eccellente».


Problema trasporti: oltre a non fruire, come per gli altri sardi, di una vera continuità territoriale, il Medio Campidano vive un'enorme carenza di trasporto pubblico, che condanna all'isolamento molti suoi territori. Qual è la sua visione per risolvere questa enorme criticità?

«Confindustria ha detto che avremo a disposizione ben 10 miliardi e intendo spenderli tutti. Grazie alla mia esperienza da sindaco, so che le opere infrastrutturali generano economia e posti di lavoro. Per tracciare una mappa dei collegamenti e poi intervenire, chiederò quadri dettagliati sulle strade in dissesto. Sulla continuità territoriale, sono già al lavoro con il governo nazionale per trovare una soluzione duratura con l’Europa: regime di concorrenza per le compagnie e voli a prezzi ridotti per i sardi 12 mesi all’anno sono l’obiettivo, anche con l’abbattimento delle tasse aeroportuali».

La Costa Verde è "lo sbocco al mare" del Medio Campidano: quali prospettive di sviluppo vede per un territorio dove il turismo non è ancora un modello economico praticabile?

«Arbus ha 27 mila ettari di territorio: il patrimonio ambientale e paesaggistico che dall’Arcuentu arriva fino al mare è inestimabile. In un territorio così vasto, si deve agire per attrarre quanti più visitatori è possibile, pur preservando tutte le costiere, che sono un bene identitario fondamentale. Dobbiamo intervenire sulla viabilità, sulle infrastrutture e i servizi portuali; dobbiamo anche attivare campagne di comunicazione. In collaborazione con il Comune e gli altri enti locali territoriali, punteremo su una politica equilibrata di rilancio turistico».

Se arrivasse a guidare questa regione, come si porebbe nei confronti del taglio delle autonomie scolastiche?

«Mi batterò per salvaguardare le autonomie degli istituti e non risparmierò sull’istruzione. Non voglio che le famiglie vivano difficoltà organizzative quotidiane, perciò studieremo piani di fattibilità concordati. Di base, il dramma occidentale è quello delle poche nascite. Noi cercheremo di salvare i presidi che sono garanzie per i nostri cittadini: farmacie, ambulatori, caserme ed edicole».

Considerata la sua esperienza da sindaco di Cagliari, se eletto, che presidente avrebbero i sardi?

«L’esperienza da sindaco ha cambiato profondamente il mio modo di vivere la politica. Ho maturato la consapevolezza che bisogna essere concreti e che i cittadini hanno esigenze reali. Ho toccato con mano situazioni di disagio, di povertà e di enorme difficoltà. Oggi, la missione della politica è aiutare chi non ce la fa, per offrire opportunità a tutti. Voglio stare in mezzo alle persone: così vorrò fare il presidente».

Alessia Caddeo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

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