Eolico simbolo

 Sardara - "Orizzonte Sardara": «Spiace che la Giunta non abbia fatto proprie le segnalazioni del gruppo di minoranza»

Sardara dice no all'eolico, ma a pronunciarsi in tal senso e con atti ufficiali non è la Giunta della città termale, bensì la minoranza consiliare, che evidenzia l'anomalia rispetto agli altri comuni coinvolti nel progetto per l'installazione del nuovo impianto eolico denominato Serras di 55,8 Mega Watt: Villanovaforru, Sanluri e Lunamatrona.

«Il gruppo consiliare Orizzonte Sardara - ha segnalato il capogruppo Ercole Melis - ha predisposto e inviato agli organi competenti, nei tempi previsti dalla norma, le osservazioni per i due parchi eolici che coinvolgono il nostro territorio. Il gruppo consiliare è consapevole dell'importanza e della necessità di investimenti nelle energie rinnovabili ma è contrario alle speculazioni di molti progetti proposti. Spiace, come gruppo e come cittadini di Sardara, l'indifferenza e l'inerzia di chi oggi amministra il nostro paese; mentre tutti i comuni e i cittadini dei paesi interessati agli impianti proposti si mobilitano per dire No, la Giunta Zucca non dice nulla: non invia osservazioni, non produce un atto da porre all'attenzione di tutto il Consiglio, non ha la "sensibilità" di fare proprie le osservazioni che il gruppo di minoranza ha fatto».

Spiega la sua posizione il sindaco Giorgio Zucca: «La nostra contrarietà alla realizzazione di impianti eolici che non siano rispettosi dei territori e che non facciano gli interessi delle comunità è totale. Abbiamo ritenuto di non appesantire il lavoro della macchina comunale per produrre osservazioni che non siano semplicemente la riproposizione di quanto già presentato dalle varie associazioni a tutela dell'ambiente. Come ho recentemente affermato all'incontro di Isili tra i sindaci dell'isola, serve che su questa questione la Regione legiferi, per dire una volta per tutte dove sia possibile e dove negare la realizzazione degli impianti, ribadendo inoltre che i benefici derivanti debbano restare nelle mani dei cittadini sardi».

Il consigliere ed ex assessore all'ambiente, Andrea Caddeo, ha sottolineato: «le osservazioni presentate dal gruppo di minoranza contengono passaggi circostanziati e riferimenti specifici sulla realtà sardarese».

In particolare, nel documento di trenta pagine, Caddeo ha fatto riferimento ai seguenti aspetti, di cui si riportano alcuni stralci. «Va ribadito che Sardara ha aderito al patto dei Sindaci per lo sviluppo energetico sostenibile che punta su impianti Fer di piccole dimensioni e non a quelli di tipo industriale e di grossa taglia».


Inoltre, segnala Caddeo dal documento: «Nel Comune di Sardara va evidenziato l’impegno delle Amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 40 anni per la valorizzazione del connubio ambiente-territorio, che ha avuto dei positivi risvolti anche sotto il profilo economico locale. Va ricordato che nel territorio sono presenti notevoli emergenze archeologiche, come il Castello di Monreale, tutelato e oggetto di finanziamenti per il restauro e per la fruibilità al pubblico e altri siti di notevole interesse, tra i quali un pozzo sacro, il museo archeologico e lo stesso centro storico del paese che attira un elevato numero di visitatori».

Un altro passaggio sottolineato da Caddeo: «Relativamente alla componente archeologica si rileva che l’area di Arbicci interessata dall’intervento è caratterizzata da un’elevata sensibilità e diversi aerogeneratori ricadono in prossimità di aree con vincolo diretto ed elevato rischio archeologico già segnalati dalla sovrintendenza».

E ancora: «Siamo a rimarcare che la realizzazione dell’impianto industriale comprometterebbe il progetto in fase di realizzazione denominato “Sardegna verso l’Unesco”, finalizzato al riconoscimento dei Monumenti della Civiltà nuragica nel Patrimonio Culturale Universale dell’Unesco. Alcuni dei siti individuati nel progetto e già presentati all’attenzione dell’Unesco si trovano proprio nell’area scelta per installare l’impianto industriale in oggetto: il nuraghe Genna Maria di Villanovaforru, il nuraghe Su Mulinu di Villanovafranca e il santuario di Sant’Anastasia di Sardara».

Per completezza d'informazione si allega l'intero documento con le osservazioni inviate al ministero dell'Ambiente per la procedura di valutazione di impatto ambientale.

Redazione Il Sardington Post © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: impianto eolico

Di seguito: un'elaborazione grafica di Susanna Cubadda

 

Elaborazione Grafica Susanna Cubadda

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