Poligono Militare Capo Frasca

 Arbus - «Le risorse esistono ma non sono state spese»: interrogazione presentata ma rifiutata per il prossimo Consiglio comunale

Quasi 720mila euro già a bilancio e ulteriori 512mila appena ripartiti: a tanto ammontano i fondi per indennizzare Arbus della perdita di sovranità sui territori di Capo Frasca.
Risorse che tuttavia sembrerebbero non utilizzate, e di cui chiede conto il gruppo consiliare di minoranza Avanti Arbus, che ha presentato un'interrogazione sui fondi delle servitù militari per il quinquennio 2010-2014 e per il triennio 2020-2022.

I fondi per le servitù militari vengono erogati a titolo di indennizzo da parte del Governo italiano alla Regione Sardegna per gli oltre 35 mila ettari di territorio sottoposto a vincolo di servitù militare, la quale provvede alla ripartizione tra i vari comuni ospitanti le strutture militari.

«Per il territorio del Poligono di Capo Frasca – ha affermato il capogruppo di minoranza Michele Schirru - con deliberazione di giunta regionale (53/13 del 28/10/2020) il Comune di Arbus, è risultato beneficiario di 718.954,96 euro. Le stesse risorse erano state programmate nel bilancio 2020 dall’allora amministrazione comunale (variazione n.8 ratificata dal Consiglio Comunale il 30/11/2020) e destinati a progetti e opere pubbliche. Con deliberazione della giunta regionale (n. 10/17 del 16/3/2023) sono stati ripartiti i fondi per il triennio 2020-2022 per cui il nostro comune è risultato beneficiario di 512.452,78 euro».

Tra le opere pubbliche programmate nel bilancio 2020, da realizzarsi con i fondi del risarcimento per le servitù militari, figuravano le manutenzioni stradali straordinarie, comprese quelle delle località marine e delle strade rurali, le manutenzioni stradali della località Sant’Antonio di Santadi, l’adeguamento del sistema informatico, la manutenzione straordinaria della comunità alloggio, la manutenzione straordinaria scuola dell’infanzia e della scuola media.


Di questa programmazione non realizzata chiede conto l’interrogazione della minoranza: «Intendiamo conoscere – ha spiegato Michele Schirru - le motivazioni per cui le risorse del quinquennio 2010-2014 inserite nel bilancio 2020 risultino ad oggi non spese e come l'amministrazione intende spendere quelle del triennio 2020-2022. Ci chiediamo quali interventi e opere intenda programmare la maggioranza e se intenda coinvolgere la popolazione, come noi suggeriamo, attraverso meccanismi di partecipazione democratica».

Poi, una nota polemica sul rifiuto di inserire il punto tra gli ordini del giorno del prossimo Consiglio comunale: «Se ne discuterà in Consiglio comunale – ha concluso Michele Schirru – ma purtroppo non nel prossimo: infatti il Presidente del Consiglio ha ritenuto di non dover iscrivere all'ordine del giorno l'interrogazione nonostante la nostra richiesta in conferenza Capigruppo. Non capiamo il perché di tanta chiusura».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: un particolare della base militare di Capo Frasca

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