Autonomie locali

 Regione - Il nuovo limite di mandati consente ai primi cittadini vent'anni di governo

Nei centri con popolazione fino a tremila abitanti i sindaci potranno esercitare il loro mandato per vent'anni consecutivamente, quindici in quelli fino a cinquemila abitanti.

Lo sancisce la nuova legge, recentemente approvata in Consiglio regionale, che ha esteso da tre a quattro il limite dei mandati consecutivi per i primi cittadini dei paesi con una popolazione fino a tremila abitanti e da due a tre i mandati consecutivi dei centri fino a cinquemila abitanti.

Tra i 28 comuni del Medio Campidano sono numerosi quelli che potranno beneficiare di questa nuova normativa: sono ben 17 infatti i centri al di sotto dei tremila abitanti (Pabillonis, Villamar, Lunamatrona, Furtei, Villanovafranca, Barumini, Gesturi, Segariu, Tuili, Collinas, Villanovaforru, Siddi, Pauli Arbarei, Ussaramanna, Turri, Genuri, Las Plassas e Setzu), sono inoltre tre i centri fino a 5 mila abitanti (Samassi, Serrenti e Sardara), gli altri otto, invece si collocano nella fascia fino a 15 mila abitanti (Villacidro, Guspini, Serramanna, San Gavino, Sanluri, Gonnosfanadiga e Arbus).

La nuova legge, sostenuta da diversi gruppi consiliari, ha trovato in Aula un'ampia maggioranza, facendo segnare un solo voto contrario, anche se il il Cal (Consiglio delle autonomie locali) aveva espresso un parere negativo, preferendo di fatto l'avvio di un confronto più ampio e articolato sul complessivo inquadramento del ruolo degli amministratori locali nell’Isola.

L'estensione dei mandati, è stata motivata da considerazioni legate alle particolari condizioni di molti comuni della Sardegna, soggetti a spopolamento e a bassa densità demografica e anche alle difficoltà oggettivamente rilevate nel reperire candidati alla carica di primo cittadino nei più piccoli comuni.


Con voto segreto, il Consiglio regionale, durante la stessa seduta, ha invece bocciato la proposta di estendere la possibilità di un terzo mandato consecutivo anche per i centri fino a 15 mila abitanti.

Approvato invece un emendamento, che autorizza i vicesegretari dei segretari comunali a sostituire i titolari (nei comuni di pari fascia) in caso di sedi vacanti, per sopperire alla carenza attuale di iscrizioni all'Albo regionale dei segretari comunali e provinciali: la proposta è passata, nonostante i dubbi di legittimità costituzionale emersi durante la discussione, che potrebbero portare a un'impugnazione della norma

A livello nazionale, una riforma sul limite dei mandati di eleggibilità dei sindaci è in via di definizione, e a novembre del 2021 ha già incassato l'approvazione della Camera dei deputati: un primo via libera alla modifica dell’articolo 51 del Testo unico sugli Enti locali, che consentirà ai comuni fino a 5 mila abitanti di eleggere lo stesso sindaco per tre mandati consecutivi.

In Sardegna, rispetto all'ordinamento nazionale, già a partire dal 2009 (legge n. 3), il Consiglio regionale aveva stabilito una deroga al Testo unico dell’ordinamento degli Enti locali, che consentiva tre mandati consecutivi ai sindaci dei paesi fino a 3 mila abitanti.

 

Redazione I.S.P. © Riproduzione riservata

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