Sanluri

 Sanluri  Entro Natale le prime chiavi: saranno abitazioni popolari e inclusive

Sanluri ha puntato sulla rigenerazione urbana e presto saranno consegnate le chiavi dei nuovi alloggi popolari sbocciati all’interno del centro storico.
Esattamente un anno fa venne bandita, per la prima volta, l’assegnazione di  nuove accoglienti abitazioni nel cuore dell’antico borgo cittadino (17 di proprietà comunale e 5 di proprietà Area), laddove un tempo sorgeva la vecchia caserma dei Carabinieri.

L’iniziativa, come intuibile, riscosse successo, attirando a sé una miriade di domande: per diverse decine di sanluresi l’attesa volge ora al termine.

Il progetto era nato con l’idea di recuperare il patrimonio immobiliare dismesso e superare il pregiudizio che accompagna le soluzioni di edilizia popolare, troppo spesso accostate allo stereotipo dell’alloggio periferico ghettizzante e poco inclusivo.

«Siamo molto soddisfatti, abbiamo portato avanti una grande azione a beneficio della cittadinanza; di questi tempi, riuscire a consegnare in un colpo solo ventidue abitazioni a canone concordato di edilizia popolare, si tratta di un atto più unico che raro» ha commentato il sindaco Alberto Urpi.

Radicale il cambiamento sotto l’aspetto sociale: i beneficiari potranno usufruire di spazi moderni, sostenibili, accoglienti e funzionali alla riduzione del disagio. Tra le caratteristiche dell’assegnazione, infatti, sono stati previsti requisiti e vincoli di destinazione che creano una corsia preferenziale nei confronti delle cosiddette categorie speciali.


Solo il 40% degli alloggi sarà destinato ai cittadini che non rientrano in particolari situazioni di svantaggio, mentre il restante 60% sarà riservato alle categorie più deficitarie sotto il profilo sanitario, sociale, legato alla giovane età e a una situazione economica precaria.
Tra queste, le assegnazioni andranno al 70% ad anziani sopra i 65 anni di età, e per il 30% a famiglie di nuova formazione o giovani coppie, a disabili e a genitori soli con figli a carico.

«Il bando - ha proseguito Urpi - inizialmente era nato con l’idea di favorire in particolare gli anziani, garantendo loro mobilità, mantenimento del contatto con la realtà cittadina e autosufficienza. Poi abbiamo deciso di estendere la partecipazione al bando anche ad altre categorie, sempre con lo stesso spirito e con le stesse premesse di inclusione sociale».

Un intervento che Sanluri attendeva da tempo, a lungo invocato dai cittadini in stato di necessità e che permetterà, inoltre, ai titolari di vecchi alloggio popolari che abbiano nel frattempo mutato la composizione della propria famiglia, di fare richiesta di mobilità verso i nuovi alloggi.

«Nella nuova struttura – ha concluso il primo cittadino - sarà inoltre operativo un servizio di cooperativa assistenziale a disposizione non solo dei titolari degli alloggi, ma orientato al coinvolgimento e all’aiuto di tutte le persone non autosufficienti della nostra realtà locale».

Fabio Leo © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: il rendering del progetto dei nuovi alloggi popolari in consegna

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