Gonnosfanadiga - Rinvenuto l'ennesimo abbandono di rifiuti: danni ambientali ed economici
Il greto del rio Canneddus utilizzato come una discarica: sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti ammonticchiati, in località Truxeli, nel territorio di Gonnosfanadiga, nelle vicinanze del comune di Guspini.
Un'azione scellerata, come sempre è l'abbandono dei rifiuti nell'ambiente, ma ancora più grave perchè in caso di piena del torrente, che è il proseguimento del rio Piras, tutto il cumulo di materiale accatastato verrebbe trascinato a valle e disperso in un'area ancora più vasta.
Materiale di scarto, rifiuti da demolizione, tubi corrugati, guarnizioni, vetri di infissi, taniche, bidoni: tutto lascerebbe pensare a rifiuti derivanti da qualche attività lavorativa, abbandonati da un individuo senza scrupoli, magari nell'intento di risparmiare sui costi del loro regolare smaltimento.
Lo scarico illegale di materiale, però, oltre a rappresentare un attentato all'ambiente, non è mai un risparmio, tutt'altro: è un aggravio di costi che inevitabilmente si riverserà sulle bollette dell'intera comunità.
Le riprese video della discarica clandestina
A Gonnosfanadiga, come in ogni altro comune, le aziende che hanno in appalto il ritiro porta a porta dei rifiuti e il loro conferimento agli impianti di trattamento, applicano delle tariffe extra per ogni intervento non programmato, come in questo caso. Addirittura, in presenza di particolari tipologie di rifiuto (speciali, eternit, ecc.) è necessario procedere con aziende specializzate e autorizzate al loro trattamento, e i costi salgono ulteriormente. Esborsi che pesano sulle casse comunali e che inevitabilmente vengono ripartiti sulla tassa rifiuti di ogni cittadino.
Sarebbe auspicabile quindi che chiunque abbia informazioni circa la provenienza di questi materiali di scarto faccia sentire la sua voce al fine di identificare l'autore o gli autori di questo delitto ambientale.
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