“Attenzione, prudenza, senso di responsabilità”. I sindaci di Sardara e San Gavino Monreale, Roberto Montisci e Carlo Tomasi, chiedono questo agli automobilisti che da oggi, giovedì 27 febbraio, possono ripercorrere...

“Attenzione, prudenza, senso di responsabilità”. I sindaci di Sardara e San Gavino Monreale, Roberto Montisci e Carlo Tomasi, chiedono questo agli automobilisti che da oggi, giovedì 27 febbraio, possono ripercorrere la strada provinciale 62 (Sardara – San Gavino), chiusa al traffico da quasi tre mesi per lavori di manutenzione.

Percepita “più stretta e pericolosa”, l'attuale carreggiata spaventa molti, anche gli amministratori comunali che, ieri sera, all'incontro pubblico tenutosi al Centro d'aggregazione sociale di via Oristano, hanno rivolto un appello ai cittadini per esprimersi in merito e suggerire eventuali soluzioni da proporre e realizzare con circa 500mila euro del finanziamento ministeriale dato alla Provincia del Sud Sardegna; oppure con l'attuazione di un progetto da quasi 400 milioni di euro, sottoscritto dai 28 comuni del Medio Campidano e destinato anche alla viabilità del territorio.

Attuabili da subito, invece, alcuni accorgimenti proposti dai due Comuni e dal pubblico: banchine di sosta, divieto di transito ai mezzi pesanti, rimozione del guardrail e allargamento della strada “almeno nei tratti di proprietà provinciale, dove non è necessario espropriare terre”.

Tra il numeroso pubblico, anche tre ex primi cittadini del paese termale: Gigi Abis, Angelo Mascia e Giorgio Zucca.
Non ci sono i rappresentanti della Provincia”, ha fatto notare Zucca, prima di ripercorrere l'iter politico sulla messa in sicurezza della strada 62 e puntare il dito contro le responsabilità dell'ex Provincia del Medio Campidano, tra cui quella di “usare la strada solo a fini elettorali”.

Dello stesso parere, il capogruppo di opposizione Roberto Caddeo che ha posto un'inaspettata domanda ai sindaci Tomasi e Montisci: “È vera la notizia diffusa in questi giorni, e pubblicata anche sulla stampa, secondo cui un famigerato comitato locale si sia attivato per garantire l'anticipazione dell'apertura della strada rispetto ai tempi tecnici che erano stati dati?”.

Si è alzato in piedi l'ex sindaco Mascia, presidente dell'associazione “Progetto Sardara” e del neo Comitato per la SP 62 che, dopo aver precisato che “non si tratta di un comitato 'famigerato', ma di cittadini che amano il proprio paese e intervengono a dire la loro”, ha dichiarato: “Non è questo il momento di cercare meriti o demeriti sulla riapertura della strada. L'importante è che venga finalmente riaperta, perché stava danneggiando pesantemente anche l'economia del nostro paese”.
Si è infine dichiarato disponibile a collaborare con le amministrazioni pubbliche, a tutti i livelli.
E su questo ultimo passaggio di Mascia, il sindaco Montisci ha precisato: “Le associazioni sono tutte utili. Però questo comitato avrebbe fatto bene a interagire con l'amministrazione comunale perché, se così fosse stato, avremmo agito insieme per recarci, non dall'assessore regionale, ma dall'amministratore straordinario della Provincia di Cagliari che ha in mano sia le questioni legate a questi lavori, sia quel programma complesso e costoso per opere infrastrutturali e viarie, che abbiamo in cantiere. Il Comitato ci avrebbe potuto dare una mano da subito, ma è sempre in tempo per farlo”.

m.p.  © Riproduzione riservata

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